Assistenza agli anziani: risorse, strutture e servizi

PORDENONE – In questi ultimi anni l’Amministrazione comunale ha avuto una forte propensione alla spesa sociale per venire incontro a fenomeni di marginalità sociale, di povertà e disabilità e, soprattutto, conseguenti all’invecchiamento progressivo della popolazione che si accompagna ad un preoccupante inverno demografico.

«Per gestire questo scenario complesso – spiega il sindaco Alessandro Ciriani – il Comune si attiva mettendo in campo tutte le risorse, sia per contribuire all’assistenza degli anziani, che per la realizzazione di strutture adeguate e in linea con le esigenze di una popolazione che invecchia.

Sono state investite parecchie risorse nella realizzazione di una nuova Casa per anziani nel quartiere di Villanova. La nuova struttura sarà realizzata in via Deledda, accanto alla scuola dell’infanzia Ada Negri, sarà un edificio moderno in grado di ospitare 120 persone. Il costo di 20 milioni di euro verrà coperto da un finanziamento della Regione e i lavori avranno inizio nella primavera del 2025, per concludersi in due anni».

​Poi c’è la ristrutturazione del Centro Anziani di Torre, abbandonato da tempo e che, grazie al finanziamento PNRR di oltre 5 milioni, sarà ripreso per mano e diventerà un centro diurno complementare a quello esistente, capace di dare respiro alle famiglie con anziani non autosufficienti o semi-autosufficienti.

Qui saranno realizzati 14 appartamenti destinati a coloro che hanno una relativa autosufficienza. Sarà dotato di vari servizi tra cui la mensa e la lavanderia, avrà alcune sale comuni per la socialità e ospiterà nuovamente il Centro Prelievi, attualmente spostato alla Bastia del castello di Torre, per consentire i lavori al Centro Anziani.

​Ci sono anche delle significative novità che nascono da esperienze positive che si svolgono all’estero ma che Pordenone mutua per la loro bontà. Ci si riferisce ad un condominio in via San Quirino, recentemente ristrutturato, che ospiterà anziani o famiglie che presentano condizioni di disagio. L’idea è quella di creare un ecosistema di housing sociale in cui le persone si aiutino vicendevolmente.

​«Ci sono quindi diversi passaggi atti ad aumentare e migliorare l’offerta sociale a servizio della popolazione più anziana – chiosa Ciriani – È un dovere morale da parte nostra garantire un futuro dignitoso a coloro che un tempo sono stati i protagonisti della nostra comunità».




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