Body shaming e cyberbullismo, nuovo service Rotary Club Pn

PORDENONE – Giovedì 19 gennaio, presso Villa Baschiera Tallon, il presidente del Rotary Club Pordenone Paolo Moro, ha presentato il service “Quando la rete non tiene” nel quale, il club pordenonese, coinvolge i giovani dell’Interact nell’organizzazione di un concorso diretto agli studenti delle scuole superiori di Pordenone per sensibilizzare, promuovere e prevenire ogni forma di bullismo e cyberbullismo con particolare attenzione al fenomeno del body shaming.

Gli studenti, ispirandosi all’antologia di racconti dal titolo “Non ti temo più”, AA.VV. a cura di Paola De Giorgi, potranno così realizzare un “meme” o un breve video finalizzato a valorizzare le differenze e promuovere l’accettazione del corpo e le diversità estetiche.

I relatori della serata, sono stati la prof.ssa Paola De Giorgi (ITI Kennedy) curatrice dell’antologia e il Dott. Roberto Dall’Amico (Direttore Dip. Materno Infantile – ASFO).

La prof.ssa Paola De Giorgi, ha presentato al numeroso pubblico in sala, l’antologia dei 17 racconti basati su storie realistiche sul fenomeno del body shaming, pratica di offesa per le caratteristiche fisiche, e di cyberbullismo ovvero del bullismo attuato attraverso internet ed i social network. Si è soffermata, in particolare, sulla necessità di riscoprire l’uso, la forza e la centralità della parola, troppo spesso usata senza piena consapevolezza del significato.
ll Dott. Roberto Dall’Amico, ha parlato del crescente numero di adolescenti interessati da disturbi alimentari causati dai canoni estetici proposti dalla società dove magrezza è sinonimo di bellezza e il confronto con la normalità genera, soprattutto nei giovani, frustrazione.

Si abbassa, ha spiegato il dottore, sempre di più l’età dei ragazzi con problemi alimentari che si riscontrano, in particolar modo, nei soggetti che praticano sport dove l’estetica è importante e nelle famiglie che danno particolare importanza all’aspetto fisico. Altro elemento è stato il look down che ha fatto triplicare i ricoveri a causa dei disturbi alimentari.




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