CA in Italia, ottima performance con 1.097 milioni di utili

PORDENONE – Resi noti i risultati del 2022 del Crédit Agricole in Italia e del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia.

Il risultato netto aggregato del Crédit Agricole in Italia nel 2022 è pari a 1.097 milioni di euro (+11% a/a).

Il Crédit Agricole è presente in Italia, suo secondo mercato domestico, con circa 17.000 collaboratori e circa 5,5 milioni di clienti grazie ad un Gruppo composto, oltre che dal Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, anche dal Corporate e Investment Banking (CACIB), e dalle società di Servizi Finanziari Specializzati (Agos, FCA Bank), Leasing (Crédit Agricole Leasing, parte del Gruppo Bancario) e Factoring (Eurofactor), Asset Management e Asset Services (Amundi, CACEIS), Assicurazioni (Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni, Crédit Agricole Creditor Insurance) e Wealth Management (CA Indosuez Wealth Management in Italia e CA Indosuez Fiduciaria).

Il Gruppo Crédit Agricole ha ottenuto un utile netto reported nel 2022 di 8,144 miliardi di euro, con ricavi pari a 38,162 miliardi di euro.

I risultati del 2022 dimostrano la capacità di Crédit Agricole Italia di generare utili in continuità con gli esercizi precedenti grazie ad un modello di business equilibrato e diversificato. L’utile netto consolidato è pari a 433 milioni (+22% a/a adjusted1) e si attesta a 559 milioni di euro includendo gli effetti del riallineamento fiscale una tantum e gli oneri derivanti dall’acquisizione di Creval.

Sostegno a imprese e famiglie

L’attività commerciale registra risultati positivi sulle principali linee di business, grazie ad un’offerta alla Clientela diversificata che beneficia dei servizi offerti da tutte le società del Gruppo Crédit Agricole in Italia, nonché del completo allineamento dell’attività commerciale di Creval agli standard del

Gruppo:
 significativo sviluppo della base clienti con l’acquisizione di oltre 150 mila nuovi clienti (+8% a/a), grazie sia all’apporto della rete commerciale sia al contributo del canale digitale (pari al 30% dell’acquisition);
 collocati 9 miliardi di prodotti legati al wealth management, con sviluppo bilanciato tra prodotti gestiti (5,5 Mld) e assicurativi (3,5 Mld);
 significativa evoluzione dei volumi intermediati di credito al consumo (+27% a/a) e dei premi delle polizze ramo danni (+9% a/a), che beneficiano della digitalizzazione dei processi e del potenziamento dei servizi di consulenza assicurativa;
 concessi complessivamente 1,3 miliardi di crediti “Ecobonus” (x2,6 vs. dic-21);
 crescita dell’apprezzamento dei Clienti con Indice di Raccomandazione in miglioramento su tutti i canali grazie al supporto offerto alla clientela durante il periodo di crisi unitamente allo sviluppo dei servizi digitali, con CA Italia che si conferma al secondo posto tra le
banche universali in Italia.

Nel 2022 il Gruppo ha messo in atto un piano straordinario per sostenere famiglie e aziende alle prese con l’aumento dei costi energetici e delle materie prime.

Il plafond da 16 miliardi di euro comprende numerose iniziative che prevedono, in particolare, per le famiglie la sospensione delle rate dei mutui in essere fino a 12 mesi e prestiti a tasso agevolato, in collaborazione con Agos, destinati ai clienti con ISEE fino a 40 mila euro. Alle imprese sono dedicate una serie soluzioni con l’obiettivo di fornire liquidità straordinaria e finanziare gli investimenti ESG.

Dinamiche dei volumi:
 finanziamenti verso clientela in aumento del +1,0% vs. dic-21, includendo anche i crediti fiscali Ecobonus. In forte crescita l’Agri-Agro (+5,1% vs dic-21), comparto caratterizzante per il Gruppo, con la quota di mercato2 che sale al 6,9%. In aumento al 7,1% anche la quota di mercato2 delle richieste di nuovi mutui, evidenziando una progressione in corso d’anno (+5% 4T-22/4T-21);
 risparmio gestito che risente dell’andamento dei mercati finanziari. Lo stock, al netto dell’effetto mercato, risulta in aumento del +3% vs dic-21, sostenuto dalla dinamica positiva dei flussi netti (+1,6 miliardi di euro da inizio anno) e dalla componente assicurativa che contiene la flessione rispetto all’andamento dei mercati;
 raccolta diretta da clientela influenzata dalla riduzione delle componenti meno stabili, ma in aumento nella seconda parte dell’anno: +3,0% dic-22 vs. giu-22, sostenuta dalla ripresa dei depositi clientela e dalla raccolta a termine.




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