PORDENONE – Ieri, 15 maggio, i Carabinieri della Stazione di Pordenone hanno denunciato a piede libero R.A., 27 anni, di origini siciliane, residente ad Adrano (CT), di fatto senza fissa dimora, ritenuto responsabile di truffa.
Da alcuni giorni era stata segnalata la presenza in provincia di alcuni soggetti senza scrupoli che, avvicinando degli ignari automobilisti, simulavano un incidente accusandoli falsamente di avere provocato, con la loro condotta di guida, la rottura dello specchietto laterale sx dell’auto in uso ai malviventi, truffa che si consumava con la richiesta di un immediato risarcimento del danno.
L’ultimo caso, denunciato domenica sera, ha riguardato un ventinovenne, impiegato, residente in città il quale, trovandosi nella tarda mattinata dello stesso giorno a viaggiare sulla S.R. 463 in località Ponterosso di San Vito al Tagliamento, aveva notato che il conducente di un’utilitaria Peugeot, che aveva poco prima sorpassato, gli aveva segnalato di fermarsi e, dopo averlo avvicinato, lo aveva falsamente accusato di avere provocato, a causa di un’errata manovra, la rottura dello specchietto laterale sinistro del proprio mezzo, contestualmente chiedendogli, quale risarcimento del danno, la somma di 320 euro.
Il denunciante, quindi, dopo avere prelevato il contante presso uno sportello bancomat in Casarsa della Delizia, aveva consegnato il denaro allo sconosciuto, rendendosi conto solo in un secondo momento di essere stato truffato.
Avviate subito le indagini, i Carabinieri sono pertanto giunti ad individuare l’autore della truffa, già conosciuto per analoghi episodi commessi in provincia e tuttora irreperibile, inoltrando alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone una dettagliata informativa di reato.
Contestualmente, a suo carico, è stato avviato il procedimento finalizzato all’irrogazione della misura di prevenzione del rimpatrio con Foglio di Via Obbligatorio, con divieto di ritorno nel Comune di San Vito al Tagliamento per tre anni.