Casa Attività Vallenoncello: avviato progetto a favore giovani

PORDENONE – ​È stato siglato in Comune a Pordenone l’accordo di partenariato fra enti del Terzo Settore, associazioni di promozione sociale e istituti scolastici della città per la gestione del progetto Casa delle Attività di Vallenoncello “Spazio Aggregativo di Prossimità” per il quale sono stati stanziati dall’Impresa Sociale “Con I Bambini”, soggetto che gestisce risorse dall’ABI e dal Ministero delle Finanze, ben 800 mila euro per interventi mirati per favorire l’aggregazione di giovani di età compresa tra i 10 e i 17 anni, per fornire un’ampia gamma di opportunità formative e socializzanti, anche in un’ottica di prevenzione del disagio giovanile e della dispersione scolastica, promuovendo la partecipazione attiva di ragazze e ragazzi, lo scambio tra pari e il coinvolgimento della comunità.

Fino ad un anno fa, al posto della Casa delle Attività c’era un edificio cadente e abbandonato, mentre oggi che è diventato un bellissimo e moderno Centro giovani, rappresenta un punto di riferimento non solo all’interno del quartiere.

Il progetto, che si svilupperà in un arco temporale di 4 anni e consentirà di ampliare l’attività già avviata, è stato selezionato da “Con I Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e ha coinvolto il Comune di Pordenone, Fondazione Another World Foundation, Fondazione Opera Sacra Famiglia, Associazione Giovani Pordenone, Pezzutti Group Spa, Polo Tecnologico di Pordenone, Associazione Culturale Astro, Viviattivi Aps, Istituto Comprensivo Sud, Istituto Comprensivo Centro, Liceo Artistico Galvani, ISIS Zanussi e ISIS Mattiussi Pertini. Capofila sul territorio è la Cooperativa sociale Ascaretto.

​Spiega Giordana Carniel, presidente di Ascaretto: «Il progetto vuole favorire l’aggregazione libera e strutturata dei giovani della città, fornendo loro un aiuto allo studio, implementando l’educativa di strada e quella territoriale e organizzando inoltre uno sportello di orientamento individuale, di ascolto e accoglienza, nonché un supporto alle famiglie. Tutte attività che venivano già svolte alla Casa delle Attività e che ora potranno essere ampliate e gestite da personale più numeroso a supporto dei ragazzi».

​«Questo progetto – spiega Anna Claudia Pollina, referente dell’area Attività Istituzionali di Con i Bambini – intende sopperire alle carenze e al disagio giovanile, soprattutto a seguito della pandemia, valorizzando gli spazi educativi di prossimità e le necessità educative dei giovani utenti.

Inoltre fa emergere l’importanza straordinaria della comunità educante, che crea una forte rete attorno ai ragazzi e che incentiva gli spazi di aggregazione, quali la Casa delle Attività, per essere riconosciuti come presidi comunitari di grande valore socioeducativo».

​Grazie al reclutamento di nuovi youth workers – tutti presenti alla conferenza in Municipio a Pordenone – l’apertura del Centro sarà garantita per 5 pomeriggi a settimana, durante i quali si terranno laboratori specialistici, uscite formative presso aziende virtuose locali e doposcuola in supporto allo studio. Verrà poi implementato il servizio di educativa di strada già avviata in città dal lunedì mattina al sabato pomeriggio e, una volta a settimana, sarà organizzato uno sportello di orientamento individuale e di supporto alle famiglie, con la presenza di un educatore.

Infine, grazie al coinvolgimento di attori e associazioni culturali del territorio e alla loro partecipazione in eventi e iniziative in programma a Pordenone, verrà implementata l’educativa territoriale a favore dei giovani.

L’aspetto innovativo di questo progetto riguarda l’allestimento di spazi digitali e multimediali adatti alle attività in ambito STEAM (Science, Technology, Engineering, Arts and Mathematics) ed IT (Information Technology) e di un’aula informatica. Parallelamente sarà creata anche una sala musica, uno studio di registrazione e podcast. Il progetto darà attenzione anche all’educazione alla sostenibilità e agli obiettivi dell’Agenda 2030 sulle tematiche riguardanti l’ecologia e l’ambiente.

Inoltre, grazie all’iniziativa “Incubatore di idee” si accompagneranno i ragazzi nell’organizzazione di eventi e nella creazione e potenziamento di realtà associative e d’impresa create dai loro stessi, coinvolgendo le principali associazioni locali. Infine sarà messo a disposizione dell’equipe di youth workers l’E-VAN, un pulmino 9 posti per spostarsi in città per svolgere le attività di educativa di strada, effettuando anche un servizio di trasporto dei ragazzi, accompagnandoli in visita ad associazioni e aziende.

L’Amministrazione comunale, impegnata da tempo nella costruzione di una rete per i giovani e con i giovani, attraverso queste attività mostra che “c’è vita oltre lo smartphone”, offrendo ai ragazzi la possibilità di riprendersi un ruolo centrale nella vita della nostra città. Coordinamento all’interno dei Centri e tra i Centri, spazi e strutture, attività e iniziative concrete sono la giusta ricetta per i tanti ragazzi di Pordenone che si vogliono mettere in gioco in luoghi di aggregazione sicuri e stimolanti.

Il costo complessivo del progetto, partito quest’oggi, ammonta a 891 mila euro, dei quali 800 mila provengono dall’Impresa sociale Con I Bambini, 33 mila dal Comune di Pordenone e 58 mila dai partners.




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