Dall’incontro dei giorni scorsi tra il candidato sindaco Alessandro Ciriani e i vertici di Conferesercenti arriva un secco no al Pac, il piano del Comune che limita il traffico in centro, denominato anche “Respiriamo Pordenone”.
Era meglio chiamarlo “Uccidiamo Pordenone” – ha affondato Ciriani – perchè è un provvedimento frutto di capriccio ideologico, una spesa inutile che desertifica il centro e, assieme alla tariffa a 1,60 dei parcheggi, è profondamente dannoso per il commercio. Lo smog non si ferma con quattro cartelli – ha aggiunto – meglio agire con la leva fiscale sulle caldaie attraverso il principio del “meno inquini, meno paghi”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Mario Marini e Alberto Cicuta, rispettivamente direttore regionale e presidente locale di Confesercenti (l’associazione incontrerà tutti i pretendenti sindaci). “Togliere il Pac per noi è fondamentale, è uno dei punti fissi che chiediamo a tutti i candidati”, ha precisato Marini.
Sintonia anche sulle ricette ribadite da Ciriani per rilanciare il commercio e più in generale la città, a partire dall’abbattimento dei tributi locali per chi aderisce a progetti di sviluppo. Giù le tasse, per esempio, a chi migliora il decoro urbano e le piazze investendo sugli arredi esterni, o a chi concede a canone agevolato la propria casa o negozio sfitto. “Operazioni che a lungo andare converranno anche al Comune perchè rendono la città più attrattiva” ha spiegato Ciriani.
Sul tavolo, inoltre, l’esigenza di rilanciare gli eventi per “dare alla gente i motivi per venire a Pordenone”. Per Ciriani è necessario a tal fine “stringere una forte alleanza tra Comune e commercianti per fare concorrenza alla Grande distribuzione e pianificare un calendario di eventi costanti che animi le piazze, senza disturbare i residenti”. Una visione condivisa da Marini secondo il quale oggi “più delle risorse mancano idee e dinamismo per ridare alla città un’idea di accoglienza e promozione”.
Nel programma della lista Ciriani sindaco – Pordenone cambia anche “interventi di riqualificazione urbanistica economicamente fattibili – ha spiegato il candidato – mantenendo i piedi per terra”. Tra le proposte la trasformazione di piazza della Motta in piazza della cultura, progetto che verrà presentato nei prossimi giorni.