Comune-Hydrogea, fatto il punto su “acqua e depurazione”

PORDENONE – Si è tenuta questa mattina, 5 agosto, presso il Comune di Pordenone una conferenza stampa sul Sistema idrico integrato al fine di fare il punto su funzionamento, necessità e complessità infrastrutturali di quel sistema che amministra risorse preziose nella nostra città.

L’incontro è stato voluto dal sindaco Alessandro Ciriani, dall’assessore al Coordinamento alle grandi progettazioni e opere Cristina Amirante, dall’assessore all’ambiente e al ciclo integrato delle acque Monica Cairoli e vi hanno preso parte anche il nuovo presidente di Hydrogea Fabio Santin ed il responsabile di opere ed investimenti della stessa società ing. Daniele Odorico.

Spiega il sindaco Ciriani: «Attraverso questa conferenza abbiamo voluto evidenziare come in questi anni gli investimenti di Hydrogea siano cresciuti verticalmente. Abbiamo dato un grosso impulso alle infrastrutture relativamente alla depurazione dell’acqua, nello specifico a fognature e acquedotto.

Quando siamo arrivati, gli investimenti erano fermi a circa 500mila euro e, dal 2016 ad oggi, c’è stato un impulso notevolissimo per realizzare opere fondamentali per il benessere della nostra città, arrivando a 16 milioni di euro.

Ciò che conta per una città è avere fogne e acquedotto funzionanti, considerando che uno dei punti forza della nostra rete acquedottistica è la scarsa dispersione dell’acqua. Al contrario, Pordenone è molto debole in fatto di depurazione, quindi dobbiamo continuare l’opera di investimento nel campo delle fognature.

Sappiamo che questi lavori danno fastidio e creano disagi, ma nel 2022 sono assolutamente essenziali per poter fare una politica ambientale coerente. Con orgoglio possiamo dire di appoggiarci ad una società come Hydrogea, che sta facendo bene il suo lavoro e che nell’immediato futuro continuerà a farlo, sia dal punto di vista dell’approvvigionamento dell’acqua che da quello della rete fognaria».

Nei prossimi anni continuerà con forza l’opera di investimento per poter coprire quelle parti della città ancora scoperte. Così come verranno migliorati e potenziati i depuratori, collettori finali di questi interventi.

Quest’incontro è stato voluto anche per far capire quanto sia complicato gestire un reticolo così complesso, costituito da centinaia e centinaia di chilometri di tubazione che impongono sforzi notevoli dal punto di vista finanziario per poterne garantire la manutenzione: si pensi che l’acquedotto è lungo 1.300 km e la rete fognaria 500 km.

È necessario quindi far comprendere quanto preziosa sia l’acqua e come, dietro alla semplice apertura del rubinetto di casa, c’è un meccanismo delicato e di difficile gestione. Questo è un bene prezioso che non si genera magicamente e che, oggi sempre più, va rispettato e preservato, ricercando altre forme di alimentazione, soprattutto se la siccità perdura. Sarà quindi indispensabile trovare degli accorgimenti, indipendentemente dai cambiamenti climatici in atto.

«Il lavoro di Hydrogea – commenta l’assessore Amirante – è stato particolarmente intenso soprattutto dal 2017, quando si è andati a recuperare il ritardo accumulato dall’amministrazione precedente nella realizzazione di tutti gli interventi atti a creare nuove linee di fognatura.

Allora oltre il 50% della popolazione di Pordenone non era servita da una rete fognaria. Il comune di Pordenone si è affiancato al lavoro di Hydrogea perché, se fognature e acquedotto sono di loro competenza, il sistema sotterraneo di raccolta delle acque meteoriche è invece di competenza comunale.

Nel recuperare e rigenerare il tessuto urbano cittadino, Hydrogea e il nostro Comune hanno svolto un ruolo sinergico e fondamentale. Il piano degli investimenti della società per i prossimi anni conferma questa tendenza: continueranno i lavori in città ma si faranno investimenti essenziali anche per tutto il territorio provinciale, in particolare per quanto concerne il tema delicato dell’approvvigionamento dell’acqua potabile.

Infatti, se a Pordenone questo rappresenta un’eccellenza nazionale grazie alle bassissime perdite, nel resto della provincia, sia per la vetustà degli impianti sia per alcune caratteristiche del territorio stesso – si vedano i comuni pedemontani di Caneva, Polcenigo, Aviano e Spilimbergo – emergono delle problematiche che Hydrogea intende innovare e risolvere, per guardare al futuro con maggiore serenità».

Interviene l’assessore Cairoli: «Mai come in questo periodo va sottolineata l’importanza della risorsa idrica che, in un territorio ricco d’acque come il nostro, rischia di essere data per scontata e sempre a disposizione. Ma questa stagione ci sta insegnando che le cose non stanno proprio così. Si pensi che mediamente ogni individuo consuma 172 litri al giorno – una quantità enorme – e serve quindi consapevolezza e formazione per approcciarsi alla risorsa acqua con rispetto.

Abbiamo ritenuto importante far conoscere Hydrogea e il suo nuovo presidente Fabio Santin, per far capire quanto lavoro ci sia dietro ad un logo, quanti sono i tecnici e le persone competenti che si adoperano in questo settore e che ringraziamo per l’immenso lavoro che svolgono, le condizioni in cui si trova la nostra rete idrica e come si affrontano emergenza e quotidianità. Siamo orgogliosi che attualmente Pordenone sia ai primi posti della graduatoria nazionale per la scarsa dispersione idrica – solo al 10% – ma dobbiamo impegnarci per fare ancora meglio nel rispetto di questa preziosa risorsa».

Il neo presidente di Hydrogea Fabio Santin ha sottolineato come durante la presente amministrazione ci sia stata una grossa spinta ai lavori d’ambito acquedottistico e di fognatura. Nel primo caso si è visto necessario potenziare ed individuare nuove fonti di approvvigionamento idrico anche in pedemontana, al di fuori quindi dei pozzi, in siti non inquinati e che non necessitassero di energia per prelevare l’acqua.

Questo è un progetto importantissimo che si svilupperà nei pressi della diga di Ravedis. Inoltre Hydrogea sta potenziando e migliorando la depurazione degli impianti, affinché i reflui non vadano a finire nell’ambiente inquinando nuovamente le acque da depurare.

Come spiegato poi dall’ing. Daniele Odorico, responsabile di opere ed investimenti della società, che ha presentato puntualmente la serie di opere realizzate in città nel biennio 2021-22 e quelle in programma per il biennio 2022-23, è fondamentale che Hydrogea abbia collaborato in perfetta sinergia con il Comune di Pordenone cosicché i lavori sulla rete idrica, sulle condotte per le acque meteoriche e sul sistema fognario abbiano coinvolto in un’unica volta anche strade, marciapiedi e vie prive di barriere architettoniche.

Grazie ad una convenzione sono stati effettuati quei lavori di riqualificazione in toto, contestualmente, evitando ulteriori disagi futuri per la popolazione.

Per il 2023 Hydrogea ha in progetto di dedicarsi ai depuratori di via Burida, che dovrà migliorare tutto il comparto relativo all’ossidazione, e di via Savio, intervento che aumenterà la potenzialità dello stesso e consentirà una maggiore sicurezza anche in caso di fermo impianto.

È prevista inoltre la realizzazione di una dorsale di gronda per la zona di Torre, facendo sì che i reflui confluiscano tutti in un’unica dorsale, ed anche lo spostamento della condotta acquedottistica nei pressi della prossima rotatoria in Pontebbana, che prevede prima di tutto il rifacimento della condotta e solo allora la realizzazione della rotonda.

Il Comune ha in programma per il prossimo autunno un incontro di carattere divulgativo con le realtà di Pordenone per spiegare loro e alla cittadinanza la complessità di questo sistema, sfatando il mito che l’acqua arrivi semplicisticamente attraverso un tubo ad un rubinetto, quando alle spalle vi è un sistema complesso e delicato che meriterebbe di essere conosciuto molto di più.

In questo modo i cittadini potranno comprendere meglio cosa c’è dietro alla realizzazione e alla manutenzione delle reti idriche e fognarie e, quando vedranno i lavori per le strade, avranno consapevolezza di cosa significa realizzare quelle opere, che vengono fatte per garantire a tutti acqua pulita e la pulizia del nostro ambiente per la sua fornitura.




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