Convegno Cisl Fvg-Veneto: Fedriga e Zaia “fare alleanza a Nordest”

PORDENONE – “E’ indegno di un Paese civile tre morti al giorno sul lavoro”.

E’ un duro richiamo quello di Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, espresso durante l’evento promosso da Cisl Veneto e Cisl Friuli Venezia Giulia all’Auditorium Concordia “Tendenze, transizioni, attrattività. Quale progetto per lo sviluppo del Nordest”.

Sbarra ha auspicato “anche con il nuovo governo dialogo e confronto”, indicando la necessità di “uscire da questa condizione di difficoltà e costruire con condivisione e partecipazione per una rinnovata fase di concertazione, un progetto di medio-lungo periodo che faccia leva sulla crescita, rilancio degli investimenti pubblici e privati, recupero di produttività con un intervento sulle persone”.

All’incontro, hanno partecipato anche i due Governatori, del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga e del Veneto, Luca Zaia.

“Come stiamo facendo da anni – ha sottolineato Fedriga – mettiamo in alleanza il Nordest con opportunità condivise, un rafforzamento dell’attrattività di questo territorio. È difficile fare previsioni sul futuro perché abbiamo dei mercati molto mobili: il prezzo del gas fortunatamente si sta riabbassando, ma mi auguro che a livello europeo si possano prendere misure di calmieramento dei prezzi, perché lasciare in mano alla Borsa di Amsterdam, una borsa privata, le speculazioni mi sembrerebbe profondamente sbagliato”.

“Non ho una visione positiva del futuro – ha aggiunto – ma partiamo da basi solide. Il Fvg nel secondo trimestre 2022 è la Regione che è cresciuta di più in occupazione rispetto addirittura al prepandemia e ha il più grande numero di occupati da quando esistono le derivazioni Istat. Quindi abbiamo spalle larghe, anche se la situazione davanti sembra complessa”.

Sul Nordest “al governo chiediamo di avere un occhio di attenzione al sistema produttivo sia della grande che della media impresa e della piccola. Oltre al problema dell’approvvigionamento dell’energia e delle materie prime c’è un serio problema di carenza di manodopera. C’è una richiesta enorme nelle nostre aziende: era partito tutto dal sistema turistico-ricettivo, e oggi le aziende di tutti i settori hanno difficoltà a trovare personale. Questo dobbiamo affrontarlo insieme al governo”.

Per Zaia “le forze politiche che governano il Paese da qualche giorno, Lega, FdI e Forza Italia, hanno tutte sostenuto con convinzione il referendum, quindi per un fatto di coerenza l’autonomia dovrà vedere la luce con questo governo. La dovrà vedere in fretta visto e considerato che per 5 anni abbiamo lavorato e ci siamo confrontati con 5 governi diversi”.

“Ma se non passasse l’autonomia con questo governo il centrodestra non avrebbe più alibi e avrebbe la difficoltà a presentarsi nei nostri territori perché i cittadini non capirebbero”. “L’autonomia è una scelta di modernità, è l’abbandono di un’ossatura medievale di questo Paese che rischia di portare i libri in tribunale, è un’assunzione di responsabilità e non è assolutamente vero quello che dice qualcuno, che è la secessione dei ricchi o un atto di egoismo”, ha aggiunto Zaia.

In apertura, il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, ha rilevato che “Veneto e Fvg sono due realtà diverse, ma accomunate da un fatto: che decenni anni fa venivano definite il “Sud del Nord”. Civiltà contadine, povere, uscite in modo depresso da una guerra. Nell’arco di qualche decennio, però, sono riuscite a trasformarsi in aree performanti, tra le maggiori d’Europa. Il contributo che queste due regioni possono dare, in questa crisi, è fondamentale. Se vogliamo dare un aiuto alla manifattura di questi territori, bisogna fare in modo che ci sia una logistica adeguata e possibilità di raggiungerli in modo più facile, con connessioni non obsolete e sorpassate. Così le nostre imprese potranno dialogare con i mercati tradizionali”.




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