Costituito gruppo “Giovani Amici di Confindustria”

PORDENONE – «Parlare di industria è abbastanza facile, altra cosa è praticarne la realtà»: con questo spirito, come ha spiegato il Presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, è nato Giovani Amici di Confindustria Alto Adriatico (GAC), nuovo gruppo che ha origine nel contesto delle attività e delle collaborazioni associative e che si rivolge alle nuove generazioni, sia a studenti delle Scuole secondarie di secondo grado, Its e Università, sia a giovani lavoratori, includendo ragazze e ragazzi fino ai 25 anni di età. L’iscrizione a GAC è gratuita.

Agrusti ha spiegato che CAA si impegnerà a fondo affinché i giovani possano sentirsi parte attiva dell’associazione aggiungendo che il GAC «ci consentirà di far loro apprezzare le professioni offerte dal mercato e i tanti, relativi percorsi di formazione che il nostro sistema, ITS e LEF in testa, ad esempio, mette a disposizione perché – ha ricordato ancora il Presidente durante la conferenza stampa svoltasi in Fiera a Pordenone durante Punto di Incontro – a un profilo di competenza superiore rispetto alla media corrisponde un miglior trattamento economico».

Ma i Giovani Amici di Confindustria Alto Adriatico possono essere importanti per tutto il territorio – è stato detto – anche in relazione a uno degli obiettivi di CAA , ossia riuscire a creare le condizioni non solo per formare lavoratori altamente qualificati – fattispecie che si concretizza per l’appunto con il sistema ITS e con LEF – ma anche a dar vita a una nuova leva di giovani imprenditori.

E proprio sul tema delle giovani imprese il Presidente, che ha annunciato entro gennaio 2023 la nascita degli Amici di Confindustria AA – associazione che si rivolgerà al mondo delle professioni e a tutti coloro i quali riterranno di voler vivere un’esperienza di positiva contaminazione con CAA – ha posto l’accento sulla necessità di un maggiore dialogo con il sistema bancario affinché, come avviene in altri Paesi, «si valuti con maggiore attenzione la validità intrinseca di un’iniziativa imprenditoriale anziché, in prima battuta, l’aspetto patrimoniale di chi la propone.

Il presente dei numeri è comunque confortante, come ha aggiunto Massimiliano Ciarrocchi, Direttore generale di CAA, visto che l’associazione sta crescendo dimensionalmente di circa cento imprese l’anno, in controtendenza rispetto al trend generale e con buona presenza di realtà imprenditoriali composte da giovani imprenditori.

Chi si iscrive a GAC, è stato detto inoltre, sarà costantemente aggiornato su incontri periodici dedicati, attività di orientamento per poter scegliere più consapevolmente il proprio percorso di studi e professionale, opportunità di stage e tirocini presso CAA, le sue partecipate e le aziende associate, azioni di contatto con le oltre 1500 aziende associate a CAA, anche ai fini di facilitare futuri inserimenti lavorativi, manifestazioni economiche, culturali ed eventi di rilievo organizzate da CAA e dalle sue partecipate (a titolo di esempio Polo Tecnologico AA, LEF, Urban Center, ITS etc.), momenti di approfondimento a cura di esperti, ricercatori, manager e iniziative per fare rete con altri giovani studenti e professionisti italiani, per confrontarsi e scambiarsi informazioni, esperienze e pareri.

Significativa, al termine della conferenza stampa, la testimonianza di Fabio Bet, ventiduenne del Pordenonese, studente di architettura a Venezia, primo iscritto a GAC, che ha supportato e supporta CAA nella gestione dell’hub vaccinale al Beato Odorico, dove i numeri sono stati e sono importanti. «La mia esperienza con l’associazione – ha detto – è iniziata lì e voglio proseguire, sono contento che mi abbiano voluto al loro fianco».




Condividi