Danilo Callegari “ammalia” il Panathlon Club di Pordenone

PORDENONE – Il Panathlon Club Pordenone non si ferma davanti alle difficoltà dettate dai vincoli del distanziamento sociale e nella serata del 24 febbraio scorso, ha ripreso le proprie attività grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, che se da un lato ci consentono di stare lontani fisicamente, dall’altro consentono di raggiungere soci, amici e simpatizzanti, anche a notevole distanza. Nel corso della serata si sono infatti collegati anche colleghi e amici del Panathlon Club, provenienti da altre province friulane e del Veneto.

Tanta attenzione è stata giustificata dalla presenza dell’ospite d’onore, “l’avventuriero estremo” Danilo Callegari, che in connessione dalla Val di Fiemme, ha raccontato alcune delle sue recenti avventure alla platea, ammagliandola e portandola con sé nei propri viaggi.

Danilo pratica sport estremo di professione e vive le proprie avventure in solitaria ed in totale armonia con gli elementi della natura: Terra, Aria, Acqua sono le linee guida che intrecciandosi, disegnano i suoi percorsi. Un susseguirsi di emozioni, un avvicendamento di situazioni estreme e la possibilità di viverle appieno, momenti che portano spesso a riflessioni sulla vita e sul suo reale valore, sull’importanza del tempo che inesorabilmente scorre.

Ed è proprio dall’idea di affrontare i diversi elementi naturali in un continuum, che prendono forma i progetti di Danilo, così come è stato per il suo viaggio in Africa del 2015, dall’isola di Zanzibar alla vetta del Kilimangiaro, un percorso tracciato dalla natura che lo ha portato ad attraversare il tratto di mare Indiano lungo 50 km che separa l’isola di Zanzibar dalla costa africana della Tanzania, per poi correre in 27 giorni i quasi 1200 km (pari a 27 maratone) costeggiando i parchi naturali della regione fino a giungere ai piedi del Kilimangiaro, per poi affrontarne la scalata ed attaccarne la vetta.

Oppure ancora l’avventura in Antartide che lo ha visto protagonista di una traversata sui ghiacci del continente fra intemperie e un clima rigidissimo, per poi affrontare un lancio con il paracadute fino alla base del monte Vinson da cui è partito per risalirne la vetta.
Attraverso le sue parole, Danilo è riuscito a trasmettere ai partecipanti, emozioni fortissime facendoli, in qualche momento, viaggiare con la fantasia: un momento di evasione dall’attuale situazione, che ha dato un briciolo di speranza per ritornare al più presto ad una situazione di normalità.

Un ringraziamento particolare va al Presidente del Club Pordenone, Massimo Passeri, e alla Vice-Presidentessa, Romanina Santin, che hanno creato e voluto questa opportunità per i soci.




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