SAN VITO AL TAGLIAMENTO – Manuel Baldassare, artista eclettico e giramondo, ritorna nella sua San Vito al Tagliamento con una mostra antologica che ripercorre i suoi vent’anni di carriera. “Like a modern icon, 1998 – 2018” è il nome dell’esposizione che aprirà i battenti con il vernissage domani, venerdì 7 settembre alle ore 18.30 (preceduto dalla performance del gruppo teatrale “I fanstasmi”), nei locali del castello di San Vito (ingresso da via Marconi) e sarà visitabile il sabato e la domenica fino al 29 settembre. Classe 1979, di padre romano e madre friulana, Baldassare ha esposto alla Biennale di Venezia, ma anche a Miami, New York e Parigi, tutti luoghi dove ha vissuto e lavorato. E’ stata soprattutto la capitale francese ha segnare il percorso artistico di Baldassare. Qui ha lavorato ed esposto al 59 di Rue de Rivoli, uno degli spazi d’arte contemporanea a livello underground più noti in Europa. “Feci una richiesta per la residenza artistica – spiega – presentando un progetto e dopo un mese e mezzo entrai. Oltre a questo atelier, ne avevo un altro situato nel quartiere di Belleville e nel frattempo ero diventato il direttore artistico di “Au Petit Théâtre du Bonheur”, un piccolo teatro di Montmartre”. Di recente ha fissato il suo buen retiro nell’isola di La Gomera, nell’arcipelago delle Canarie. L’Antologica di San Vito comprende 300 opere, tra le quali 150 pitture, ma anche installazioni audiovisive e plastiche. Al termine del periodo sanvitese buona parte delle opere saranno riproposte in altre due personali a Salonicco e a Parigi. “ Nella mia carriera – spiega Baldassare – ho cercato di esplorare diverse forme espressive perché, a mio avviso, la poliedricità è una delle missioni dell’artista contemporaneo. Il quale è chiamato a toccare la sensibilità delle persone in modo trasversale, colpendo tutti i sensi”.