E’ morto monsignor Luciano Padovese, direttore della Casa dello studente di Pordenone. Il cordoglio delle associazioni

PORDENONE – E’ morto quasi a 90 anni (li avrebbe compiuti il 23 dicembre) monsignor Luciano Padovese, direttore della Casa dello studente di Pordenone che ha diretto per circa cinquant’anni fino a qualche settimana fa.

E’ stato docente di Teologia morale, direttore della rivista “Il momento” e di altre riviste anche a carattere scientifico.

Padovese è stato uomo di grande cultura e ha rappresentato per la provincia di Pordenone un punto di riferimento non soltanto religioso, ma anche politico, in senso ampio.

Ha sempre lavorato con i giovani, ha formato decine di sacerdoti e non soltanto della diocesi di Pordenone.

Per la città e non solo è un gravissimo lutto. Anche l’Ascom-Confcommercio Imprese per l’Italia di Pordenonesi si unisce al dolore corale per la morte di monsignor Luciano Padovese, uno dei teologi morali più illuminati del Paese e della sua generazione.

Per Fabio Pillon, presidente provinciale dell’Associazione, se ne va una persona che «per intelligenza e cultura ha fatto la storia e la conoscenza della nostra comunità. Ci mancherà il suo sapere di sacerdote e guida spirituale capace di dialogare fra tanta gente».

Confindustria Alto Adriatico e il suo Presidente, Michelangelo Agrusti, oggi lo piangono nel ricordo del grande contributo che ha offerto anche nell’indicare la straordinaria necessità di un rapporto solidale tra impresa e società.

Con la scomparsa di Don Luciano Padovese se ne va una figura carismatica del Friuli Occidentale.

Il suo impegno per la crescita umana, culturale e sociale è stato un riferimento importante per intere generazioni di pordenonesi ed insieme uno stimolo costante verso le Istituzioni in un tempo di grandi trasformazioni economiche e culturali di questo territorio.

Un impegno anche politico, nel senso nobile della parola, teso a spingere e a formare giovani all’impegno verso la comunità e alla partecipazione alla vita democratica.

È stato il riferimento culturale della grande stagione del cattolicesimo democratico e la sua Casa dello Studente è stata per tanti un riferimento essenziale per la crescita della nostra comunità: dai primi cineforum, agli studi economici, alla politica internazionale. È stata in qualche modo la nostra università. Ci impegneremo perché il miglior modo per ricordarlo sarà proprio preservare quel patrimonio di conoscenza, di cultura ed impegno che la Casa dello Studente è stata per tanti decenni e per tanta gente.

Per il presidente di Sviluppo & Territorio, Alberto Marchiori, se ne va una figura «morale che ci lascia un patrimonio di conoscenza, di cultura e di impegno che ha segnato la storia del Friuli occidentale. Un riferimento per tutta la comunità e verso le istituzioni in un periodo di trasformazioni economiche e culturali».

All’istituzione del Centro culturale Casa dello Studente, ai suoi collaboratori, ai suoi familiari il Cordoglio del Circolo della Stampa di Pordenone.

La morte di mons. Luciano Padovese priva Pordenone e la sua provincia della presenza di un gigante della cultura e dell’informazione. Il Circolo della Stampa, che lo annovera tra i suoi Soci Onorari, precisa di avere incominciato l’attività nel 1967 collaborando alla realizzazione di una mostra d’arte nella Casa dello studente, oggi “Centro culturale Casa Antonio Zanussi”, fondata e diretta proprio da don Padovese con il sostegno determinante di Lino Zanussi.

Con lui tramonta un’epoca, quella di un territorio che negli anni Sessanta seppe trovare la forza di realizzare un salto di qualità economica, sociale, culturale, amministrativa di prim’ordine sul piano nazionale e internazionale. Luciano Padovese ne fu uno degli interpreti più raffinati, sia trasformando la Casa dello studente in un centro di cultura che ha fatto scuola, sia modulando a livelli di eccellenza la sua funzione di protagonista del movimento culturale, della vita ecclesiale, della capacità di relazionarsi con la società civile, particolarmente quella dei giovani. In tutto questo suo lungo e qualificante impegno fu pioniere e protagonista indiscusso, un intellettuale capace di guardare al presente e al futuro con capacità innovatrici.

I funerali si terranno venerdì 23 dicembre alle 10.30 nel duomo di San Marco. La tumulazione nel cimitero urbano.

 

 

 




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