Electrolux Porcia: domanda in calo, a giugno orario ridotto e cassa integrazione

PORDENONE – Alla Electrolux di Porcia, nel corso di un’assemblea svoltasi il 31 maggio, all’indomani dell’incontro del coordinamento nazionale, sono stati prospettati ulteriori provvedimenti di diminuzione temporanea della produzione a causa del calo della domanda di elettrodomestici.

“Si prospetta un mese di giugno tutto a 6 ore, con 2 ore di cassa integrazione ma ventilano anche dalle 3 alle 5 giornate di cassa integrazione collettiva, salvo attendersi un rilancio della domanda globale nel secondo semestre dell’anno, in particolare dall’autunno in poi. – Hanno comunicato le sigle sindacali al termine dell’assemblea – La gente è preoccupata per lo stipendio ma anche per i volumi e il futuro di Porcia. Non ci tranquillizza nemmeno il no comment della proprietà circa una possibile vendita della multinazionale ad acquirenti asiatici”.

I rappresentanti dei lavoratori hanno ricordato, inoltre, che c’è un grande numero di piccole aziende che vivono della fornitura a Electrolux. Si potrebbe pertanto avere un effetto a cascata con ulteriore indebolimento del territorio.

È previsto un incontro il 6 giugno tra azienda e sindacati, che non escludono alcuna forma di protesta se non emergeranno elementi di garanzia per i lavoratori.

Così il sindaco di Porcia Marco Sartini: “ai lavoratori interressa che gli stabilimenti rimangano aperti e che ci sia lavoro. La proprietà è gia cambiata e se si cambia una volta in più a noi poco cambia. Importante e che si garantisca la continuità produttiva”.

“Il presidente Fedriga si attivi con il Governo per scongiurare la paventata cessione di Electrolux a Midea, aprendo subito un tavolo di confronto a Roma”.

Lo chiede il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), annunciando una sua interrogazione al presidente della Regione Massimiliano Fedriga, a seguito delle notizie in base alle quali la società cinese Midea starebbe valutando la potenziale acquisizione della Electrolux.

Per il consigliere dem “va evitato il rischio di un’azione predatoria finalizzata a una penetrazione nel mercato europeo, che permetterebbe a Midea di lucrare su competenza ed esperienza dei nostri tecnici, compromettendo un patrimonio industriale fondamentale per il benessere della nostra regione ed in particolare della provincia di Pordenone”.

“Chiediamo che la discussione sul futuro dell’azienda sia portata al Governo – aggiunge Conficoni – come sollecitano le parti sociali e le nostre parlamentari, per sgombrare il campo dall’ipotesi cinese e lavorare sulle strategie di rilancio del settore degli elettrodomestici in Italia e in Europa.

Secondo l’osservatorio Bloomberg sui mercati azionari internazionali, otre alla cinese Midea anche la multinazionale sudcoreana Samsung sarebbe interessata all’acquisizione di Electrolux.

Sempre secondo quanto riportato da Bloomberg, la famiglia Wallenberg, che con Investor Ab è primo azionista di Electrolux con una quota di circa il 18% e il 30% dei diritti di voto, avrebbe sollevato riserve sulla vendita ai cinesi.




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