Estradati in Italia due ricercati internazionali

PORDENONE – Alle ore 17 di mercoledì 6 marzo, con volo proveniente da Santo Domingo è prevista l’estradizione con arrivo a Roma-Ciampino, del 56enne Pordenonese Mauro Nadalin, che dovrà scontare una condanna di 10 anni di carcere.

La cattura del ricercato è stata resa possibile grazie al coordinamento giudiziario del Procuratore della Repubblica di Pordenone Raffaele Tito ed alle attività svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Pordenone in collaborazione con la Direzione Centrale della Polizia Criminale – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia – Interpol ed il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato.

Nadalin si era reso irreperibile circa 10 anni fa, allorquando abbandonò il territorio italiano mentre era sottoposto a diversi procedimenti giudiziari che si concludevano con l’emissione a suo carico di un ordine di carcerazione per l’applicazione della pena residua pari ad anni 10 di reclusione per i reati di bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita ed altro, provvedimento in carico alla Squadra Mobile di Pordenone.

A seguito delle condanne inflittegli dal Tribunale di Pordenone, Nadalin rifugiatosi all’estero, veniva quindi localizzato nella Repubblica Domenicana dove l’uomo nel frattempo si era trasferito.

Si attivava così il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia rintracciando e localizzando nel paese caraibico il ricercato, accertando come lo stesso, sempre in quello Stato, avesse scontato una condanna di anni 6 per spaccio di stupefacenti. Una volta scarcerato, gli investigatori avevano accertato come il medesimo avesse ripreso a svolgere l’attività di dipintore edile.

Quindi, l’internazionalizzazione del provvedimento di cattura a suo carico, l’arresto da parte della Polizia dominicana e l’estradizione oggi in Italia, capitolo conclusivo della vicenda giudiziaria di Nadalin.

Sempre mercoledì 6 marzo, alle ore 11.30 con volo proveniente da Bucarest è giunto a Roma-Fiumicino, scortato da agenti del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia il 58enne latitante romeno Dorel Blaj, condannato ad espiare anni 2 di reclusione, provvedimento di arresto in carico alla Squadra Mobile di Pordenone.

L’uomo risulta essere stato processato e condannato per i reati di ricettazione, furto in concorso e porto abusivo di armi commessi tra il 2010 ed il 2014 nel litorale veneto orientale ricompreso tra Lignano Sabbiadoro e Caorle.

BLAJ, nel frattempo resosi irreperibile in Italia per la sopraggiunta condanna penale, aveva trovato riparo in Romania suo Paese di origine. Ed è proprio lì che gli investigatori lo hanno localizzato nella città di Timisoara chiedendo ed ottenendo nel dicembre scorso l’emissione del Mandato di Arresto Europeo.

Quindi, la cattura da parte della Polizia romena e l’odierna consegna alle Autorità italiane per la espiazione in carcere della sentenza emesse a suo carico dai Tribunali di Pordenone e Udine.




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