PORDENONE – Il 20 ottobre è la data in cui si conosceràl’esito della nuova perizia sul caso Unabomber, l’attentatore seriale che tra il 1994 e il 2006 seminò il terrore nel Nord-Est con ordigni artigianali nascosti in oggetti comuni.
Come antipasto, dal 30 settembre, arriva su Sky Crime, Sky Documentaries e Now la docuserie “Fantasma: Il caso Unabomber”.
Articolata in tre episodi, la serie ripercorre l’inchiesta con testimonianze inedite, interviste alle vittime e nuovi elementi, grazie all’approfondito lavoro del giornalista Marco Maisano. Proprio da questa inchiesta giornalistica è partita la riapertura del fascicolo da parte della Procura di Trieste. Tra i reperti analizzati, un capello trovato in un uovo inesploso ha spinto il procuratore Antonio De Nicolo a iscrivere 11 persone nel registro degli indagati.
Attualmente, due esperti – il comandante del RIS di Parma Giampietro Lago e l’antropologa forense Elena Pilli – stanno conducendo una perizia che potrebbe finalmente associare un DNA ai reperti raccolti tra il 2000 e il 2007.
Nella docuserie, oltre agli investigatori dell’epoca, parla anche Ezio Zernar, l’unico condannato per aver manipolato prove contro Elvo Zornitta, ingiustamente sospettato di essere l’Unabomber. Zernar si dice innocente e sostiene che la sua condanna sia stata “costruita a tavolino”.
