Federalberghi: una petizione per salvare le imprese

PORDENONE – Sono oltre 21mila i firmatari della petizione “Salviamo le imprese e i lavoratori del turismo, prima che sia troppo tardi” presentata, nel corso dell’assemblea generale straordinaria di Federalberghi in rappresentanza 27mila imprese turistico-ricettive sull’intero territorio nazionale, al presidente Conte e ai ministri competenti.

L’istanza è stata sottoscritta anche da Pordenone con l’adesione di Giovanna Santin, presidente provinciale del gruppo Alberghi e del vice Giampiero Zanolin, intervenuti in collegamento online all’assise straordinaria di Roma.

«La crisi pandemica ha devastato l’intero settore – spiega la responsabile Santin – accanendosi in particolar modo sulle strutture turistico ricettive, in tutte le destinazioni, interessando anche il Friuli occidentale. Sappiamo che per la nostra economia il turismo è un motore indispensabile che contribuisce in maniera significativa alla produzione di reddito e posti di lavoro, oltre a ricadute positive su altri settori economici. In questi mesi, poi, la situazione si è aggravata, anche a causa delle misure di contenimento che hanno annullato le festività natalizie e bloccato la partenza della stagione invernale».

Rilevazioni ufficiali di Federalberghi, relative ai primi dieci mesi del 2020, certificano una diminuzione di pernottamenti del 51,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con la perdita di 207 milioni di presenze. Ancor più marcato il calo della domanda straniera, che ha fatto registrare una riduzione del 68,9%. Un dato allarmante che preoccupa maggiormente gli albergatori ormai allo stremo e segnati, perlopiù, da una crisi esistenziale.

La presidente Santin elenca gli interventi principali richiesti dalla categoria al Governo: “riconoscimento di ristori efficaci, che ristabiliscano equità per l’anno 2020 ed accompagnino le imprese anche nei mesi a venire, interventi sulla liquidità (proroga delle rate dei mutui e concessione di prestiti ventennali); esonero per il 2021 dal pagamento delle imposte (in primis, Imu, Tari e canone Rai); sostegno alle imprese in affitto per il pagamento del canone di locazione; riduzione dell’aliquota Iva al 5% in analogia con quanto avvenuto in altri Paesi europei, sgravi contributivi per le imprese che richiamano in servizio il personale e sostegno al reddito per i lavoratori che rimangono disoccupati o sospesi”.

Il documento richiede anche incentivi per la riqualificazione delle strutture ricettive, che al termine della crisi dovranno confrontarsi con un’agguerrita concorrenza internazionale.

Infine l’invito corale del gruppo provinciale Alberghi ad imprenditori, lavoratori e cittadini: «aggiungete la vostra firma sottoscrivendo la petizione online sulla piattaforma change.org al seguente indirizzo:

Petizione · Salviamo le imprese ed i lavoratori del turismo, prima che sia troppo tardi · Change.org




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