Festa della liberazione e Premi San Marco
PORDENONE – Pregno di significati, il 25 aprile celebrato con la cerimonia istituzionale civile per ricordare il 77^ anniversario della Festa della Liberazione, quella religiosa con il pontificale in Duomo per onorare il santo patrono di Pordenone e la sociale con il conferimento dei premi San Marco alle persone che si sono particolarmente distinte nelle propria professione e che hanno dato lustro alla città e al territorio.
In pizzale Ellero dei Mille, autorità civili e militari, tra lo schieramento del picchetto onore, quello degli emblemi delle associazioni d’arma e combattentistiche e l’esecuzione dei brani della Filarmonica di Pordenone, hanno presenziato all’alzabandiera e alla deposizione della corona al Monumento ai Caduti.
La commemorazione è stata introdotta dal sindaco Alessandro Ciriani che in un eloquente discorso ha ricordato che “ la storia, magistra vitae, ha bisogno di discenti attenti e non smemorati, perché dimenticare la storia troppo sovente significa ripetere gli stessi errori.. per cui va evocato il valore di grandi conquiste.
Il 25 aprile rappresenta per tutti noi una data di rigenerazione, di affermazione dei valori di libertà, di riscatto morale e civile, e ci ricorda l’impegno di tutte le forze che contribuirono alla Liberazione, al valore della pace che ancora oggi guidano la nostra comunità. …Le cronache di questi giorni che riportano le immagini strazianti dell’Ucraina, il contesto geopolitico che si sta delineando, i conflitti che insanguinano altre parti del mondo, le dittature e le satrapie che schiacciano intere nazioni relegate ancora oggi nel buio del totalitarismo, delle persecuzioni politiche, di una visione del mondo inaccettabile secondo i canoni ormai consolidati del mondo occidentale, così come sono germogliati e radicati dal 1945 in poi, non permettono più di girare la testa dall’altra parte…..”
Sono seguiti quindi gli interventi del presidente dell’A.N.P.I. provinciale Loris Parpinel che si è soffermato sui valori della resistenza e del prof . Guglielmo Cevolin.
Si è poi formato il corteo diretto ai giardini del Centro studi in piazza Maestri del Lavori dove sono state posate altre due corone; al cippo dei deportati e alla lapide in memoria di Terzo Drusin nell’atrio di Cinemazero
Dopo la santa messa in Duomo, la giornata di festa è proseguita in Sala consiliare per la consegna dei premi San Marco su iniziativa della Pro Pordenone retta dal presidente Giuseppe Pedicini.
“ Questi uomini con la loro opera, con capacità e impegno – ha esordito il sindaco Alessandro Ciriani, – sono elementi caratterizzanti e distintivi del nostro territorio” Quest’anno sono stati attribuiti alla memeoria di Renato Battiston presidente dell’Associazione Amici del cuore, Ermenegildo Fanzago storico ristoratore e ad Eugenio Sartori imprenditore agricolo.