Fipe, firmata la ‘Carta dei Valori’ per le eccellenze enogastronomiche

PORDENONE – Anche la Fipe di Pordenone (federazione Pubblici Esercizi) guidata dal giovane presidente del Friuli Occidentale Fabio Cadamuro, ha siglato l’accordo nazionale per la ‘Carta dei valori’ della ristorazione italiana. Un patto di filiera tra ristoratori, produttori e agricoltori che è anche un appello alla politica.

«Serve un soggetto che svolga una funzione di regia – ha sottolineato Cadamuro intervenendo nei giorni scorsi all’assemblea della federazione, alla presenza del ministro del Turismo Massimo Garavaglia e del presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli – in grado di compiere un vero lavoro di raccordo e di integrazione di filiera tra agricoltura, industria alimentare, distribuzione e ristorazione, anche per favorire il nostro export».

Per Cadamuro «occorre un tavolo di coordinamento che si occupi delle politiche dell’intero settore agroalimentare, indispensabile in una fase di ripartenza di un comparto che vuole tornare ad essere trainante ed attrattivo, superando alcuni gap strutturali che non consentano di sfruttare pienamente le grandi potenzialità».

Nel corso dei lavori assembleari è stato ribadito che l’obiettivo è quello di ricostruire la fiducia in un settore che per guardare al futuro sa di dover investire anche sulla digitalizzazione e sullo sviluppo dei servizi sostenibili. Strumento strategico per facilitare questa trasformazione saranno i bandi contenuti nel PNRR riservati alle imprese del Turismo, primi tra tutti quelli sull’ammodernamento e sull’efficientamento energetico.

Al termine dell’assemblea è stata sottoscritta la ‘Carta dei Valori’ della ristorazione italiana, un documento che contiene le linee di azione per la promozione e la valorizzazione delle nostre eccellenze enogastronomiche, anche del nostro territorio, definite beni culturali viventi a cui il comparto dà corpo, rinnovamento e racconto.




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