Movida: Cadamuro (Fipe) “educare a un consumo consapevole”

PORDENONE – Comportamenti inadeguati, violazione alle regole e agli orari, consumi incontrollati e poco attenti alla qualità, eccessiva facilità di accesso all’alcol. Sono alcune delle concause che stanno dietro all’esplosione del fenomeno della ‘movida molesta’, o ‘mala movida’, che caratterizza le notti di molte città italiane, in particolare nei fine settimana, soprattutto adesso che siamo usciti da un periodo di forti restrizioni e chiusure.

Un fenomeno questo molto preoccupante, perché diffuso soprattutto tra il pubblico più giovane, e che, oltre a tutte le conseguenze sulla salute, è spesso causa di comportamenti scorretti, quando non pericolosi e dannosi. Un fenomeno due volte deleterio per i locali. Da un lato, perché non valorizza la qualità della loro offerta, a vantaggio di un consumo incentrato sull’abuso di prodotti a basso costo e di scarsa qualità. Dall’altro perché li penalizza anche sotto il piano reputazionale, in quanto proprio i locali finiscono con l’essere considerati presso l’opinione pubblica come ‘facilitatori’ dei comportamenti irresponsabili dei consumatori.

«Il settore dei pubblici esercizi da sempre punta sulla qualità e sulla responsabilità nella somministrazione di bevande alcoliche – dichiara Fabio Cadamuro a capo della categoria provinciale di Fipe-Confcommercio – con il ruolo di principale attore per la diffusione delle buone pratiche per il bere consapevole, promotore di questo percorso virtuoso, capace, cioè, da una parte, di valorizzare la qualità e la storia delle bevande somministrate e, dall’altra, di coniugare esigenze commerciali con la responsabilità sociale in capo agli esercenti sui temi della prevenzione, sensibilizzazione ed educazione ad un consumo consapevole e responsabile».

E sottolinea ancora: «Gli episodi di mala movida, certamente lontani dai valori e dagli interessi dei nostri imprenditori, sono spesso correlati alla carenza di adeguati requisiti professionali e morali, a una lotta contro l’abusivismo commerciale a volte debole; mentre si evidenzia un presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine puntuale, visto, poi, le tante incombenze che interessano la loro attività».
Per un corretto approccio al bere la Fipe – spiegano i rappresentanti locali di categoria – ha da tempo realizzato un vademecum dal titolo ‘Guida al servizio per un consumo consapevole alle bevande alcoliche’.

Una guida, accompagnata anche da 4 clip video consultabili anche su You Tube, che analizza il fenomeno del consumo di alcol sia dal punto di vista dei pubblici esercizi, che da quello dei consumatori, e punta a diffondere una serie di buone pratiche da adottare per scongiurare eccessi e patologie alcol-correlate (info ufficio soci Ascom al numero 0434 549400).




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