Giornalisti, celebrata l’annuale festa del Patrono

PORDENONE – Il giorno di San Francesco di Sales ha fornito l’occasione per affrontare fra timori e speranze il presente e il futuro dell’informazione.

L’evento nel quale si è affrontato l’argomento è stato l’incontro dei giornalisti nella sede della Curia vescovile, indetto anche quest’anno dall’ufficio diocesano per la comunicazione, dal settimanale Il Popolo e dal Circolo della Stampa di Pordenone.

I momenti del tradizionale (da oltre mezzo secolo) incontro sono stati la Messa presieduta dal vicario generale vescovile mons. Orioldo Marson e l’incontro finale per lo scambio degli auguri per l’anno nuovo. Due fasi del programma nelle quali si è inserita la proclamazione di monsignor Marson “socio onorario” del Circolo della Stampa.

«Spetta agli operatori della comunicazione – ha detto tra l’altro il vicario generale della diocesi di Concordia-Pordenone – mantenere viva l’essenza del loro compito, nella ricerca e nella diffusione della verità, anche prendendo esempio da San Francesco di Sales, dottore della Chiesa e uomo di pensiero del Seicento-Settecento che seppe operare con la forza del colloquio per superare i contrasti, impegnato nella divulgazione del suo pensiero attraverso la parola e lo scritto su libri e su fogli che sono i precursori dei moderni mezzi di comunicazione».

Un messaggio, quello di mons. Marson, che è stato sintetizzato nel “diploma” statutario del Circolo della Stampa, destinato al sacerdote, al teologo divulgatore del pensiero della “laicità temperata e aperta, in grado di operare concretamente nella vita sociale, non escluso il settore politico”.

Nel ringraziarlo per questo suo impegno, il giornalista Pietro Angelillo, presidente del Circolo della Stampa, ha espresso la speranza che gli operatori dell’informazione riescano a superare le difficoltà di questo duro momento di rivoluzione tecnologica e culturale. «Onestà intellettuale e serietà professionale – ha detto tra l’altro – nel rispetto della verità, non quella politica, che non esiste, bensì quella morale ed etica che fa difetto nei settori dell’editoria e del giornalismo, come in altri settori della società».

Ha introdotto l’incontro Simonetta Venturin, direttrice de “Il Popolo” diocesano, alla presenza dei consiglieri del Circolo, Lucio Leandrin, Alessandra Montico e Giorgio Rizzo, di numerosi giornalisti e dei rappresentanti dell’Efasce, l’Ente diocesano per gli emigranti.




Condividi