Giornalisti, con Tramballi venerdì 20 il 13° corso a Pordenone
PORDENONE – Il Circolo della Stampa darà vita venerdì 20 novembre, al 13° corso dell’anno per la formazione dei giornalisti, incluso nella piattaforma dell’Ordine nazionale e dell’Ordine regionale della categoria.
L’evento, aperto al pubblico, è in programma dalle 9.30 alle 12.30 nella sala riunioni del Polo Tecnologico della Comina.
Relatore sarà Ugo Tramballi, uno dei più prestigiosi protagonisti del giornalismo italiano, inviato ed editorialista de Il Sole-24Ore, che svolgerà un tema di etica e di professionalità molto presente nell’attività degli operatorie dei fruitori del giornalismo: “Obiettività e sincerità nell’informazione: convivenza impossibile?”.
Tramballi, premiato con prestigiosi riconoscimenti giornalistici, è nato a Milano nel 1954. Ha avviato la carriera di giornalista nel 1976 al Giornale di Montanelli; dal 1983 è stato inviato speciale in Medio Oriente, India e Africa e corrispondente di guerra in Libano, Iran, Iraq, Afghanistan e Angola. Tra il 1987 e il 1991 è stato corrispondente da Mosca. Dal 1991 è inviato ed
editorialista di affari internazionali a Il Sole 24 Ore.
Collaboratore di varie testate, a partire dalla Rai, è membro dell’Istituto Affari Internazionali di Roma e del Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente di Milano. Nel 2008 ha vinto il premio Luigi Barzini, dedicato alla memoria del primo e più grande giornalista-viaggiatore.
Ugo Tramballi è considerato un veterano del giornalismo italiano. La sua esperienza nasce sul campo in molti luoghi dove, si può dire è stata fatta una buona parte della storia contemporanea.
Oltre che di reportage giornalistici è autore di libri, quali “Dentro l’India, gli uomini e le città” (1988), “Quando finirà l’inverno. Viaggio nella Russia del dopo Eltsin” (1999),” L’ulivo e le pietre” (2002), “Il sogno incompiuto” (2008), “Madre India” ( 2012).
Una lunga carriera e un lungo curriculum che arriva alle forme di giornalismo moderno più affermate, compreso il suo blog, sul sito web del Sole 24 Ore, “Slow News”, con il quale sostiene la seguente tesi: il giornalismo di oggi è sempre più fatto di velocità, immediatezza, notizie lampo o flash di agenzia, per «fare una riflessione affermando al tempo stesso la spiegazione degli eventi e la credibilità del cronista».