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Pordenone
venerdรฌ , 27 Dicembre 2024

“Il canto dell’arcobaleno” di Marianna Maiorino il 12 marzo

PORDENONE – Come sarebbe il nostro mondo se gli occhi potessero ascoltare e se le orecchie potessero vedere? Riflettere sulla risposta apre un mondo quasi inesplorato di conoscenze che accomuna personaggi importanti come Pitagora, Aristotele, Leonardo Da Vinci, Schopenhauer, Kant solo per citarne alcuni.

La ragione di questa vicinanza รจ spiegato dalla giornalista Marianna Maiorino, autrice del saggio โ€œIl canto dellโ€™arcobaleno : la sinestesiaโ€ ( Gilgamesh edizioni) che sarร  presentato martedรฌ 12 marzo, alle 18 e 30, nella saletta dellโ€™ex Convento di San Francesco a Pordenone.

Lโ€™autrice, conversando con lo scrittore Alberto Garlini, risponderร  a questa e altre domande legate al tema della sinestesia, una capacitร  sensoriale che caratterizza il 4% della popolazione fra cui molte persone con spiccate inclinazioni artistiche.

In particolare, con il termine “sinestesia” si fa riferimento a quelle situazioni in cui una stimolazione uditiva, olfattiva, tattile o visivaย รจ percepita come due eventi sensoriali distinti ma conviventi.] Nella sua forma piรน blanda, la sinestesia รจ presente in molti individui, spesso dovuta al fatto che i nostri sensi, pur essendo autonomi, non agiscono in maniera del tutto distaccata dagli altri.

Piรน indicativo di un’effettiva presenza di sinestesia รจ il caso in cui il percepire unoย stimoloย (come ad esempio ilย suono) provoca una reazione netta e propria di un altro senso (ad esempio la vista).

โ€œNon ci sono molti testi sullโ€™argomento โ€“ spiega Maiorino – la maggior parte sono raccolte di poesie o testi di psicologia. Il mio invece considera la sinestesia affiancando (da quel che mi risulta) per la prima volta in un saggio le scoperte neurologiche in materia da una parte e lโ€™impiego artistico della sinestesia nella poesia come figura retorica ma anche nella pittura e nella musicaโ€.

Paola Dalle Molle

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