PORDENONE – Sarà operativo da sabato 8 ottobre, dalle 13 alle 18 (e a partire dalla prossima settimana, con lo stesso orario, anche il venerdì), l’hub vaccinale di via Beata Domicilla 2 allestito nell’ oratorio della parrocchia Beato Odorico.
L’iniziativa, frutto di un bando promosso da ASFO, mutua quelle precedentemente attivate da Confindustria Alto Adriatico che si affianca così, di nuovo, a titolo gratuito, alla campagna vaccinale del servizio pubblico. Determinante anche in questo caso la collaborazione con Croce Rossa Italiana e Cooperativa Medici Cure Primarie.
Il centro, come è stato detto in mattinata nel corso di una conferenza stampa, prevede 4 linee vaccinali (saranno inoculati i vaccini per le varianti Omicron, VA2 e successive) con capacità operativa sino a 600 dosi giornaliere anche se per il momento, è stato precisato, il plafond sarà limitato a 240 che potranno essere eventualmente aumentate secondo necessità. L’accesso avviene sempre previa prenotazione presso i CUP del SSR.
L’iniziativa, ha avuto modo di spiegare Michelangelo Agrusti, Presidente di CAA, rientra nella campagna “Ancora più sicuri in fabbrica, vaccinati al lavoro” promossa assieme alle organizzazioni sindacali. «Affianchiamo la sanità pubblica in questa fase importantissima in cui, per una serie di ragioni, l’attenzione dell’opinione pubblica sulla prevenzione al Covid19 – ha detto – si è attenuata. I numeri dei contagi, però, sono tutt’altro che confortanti e un ripristino delle misure di contenimento è impensabile. Ecco perché esortiamo la popolazione, soprattutto le fasce più deboli, a vaccinarsi quanto prima. Il mix con l’influenza stagionale, oramai alle porte, potrebbe creare notevoli problemi».
Un concetto ripreso anche dal sindaco, Alessandro Ciriani che ha sottolineato la compattezza con la quale istituzioni, associazionismo e volontariato, a Pordenone, si sono messe e si metteranno al lavoro per garantire la salute dei cittadini senza risparmiarsi. «Ci sono temi contingenti, quello bellico anzitutto – ha aggiunto il primo cittadino – che hanno comprensibilmente distolto l’attenzione dalla pandemia, nostro compito è quello di promuovere quanto più possibile questo servizio». Lo stesso faranno i sindacati che, tramite Denis Dalla Libera della Cisl, hanno indicato quale priorità quella di promuovere questa nuova opportunità anche tra i pensionati.
Lucio Bomben, Direttore del Dipartimento di Prevenzione/SC Igiene e Sanità Pubblica di ASFO, ha parlato di «dati poco simpatici, non voglio creare allarmismo, però è bene tenere alta l’attenzione su questa tematica, negli ultimi tre, quattro mesi il trend di vaccinazioni è in sensibile calo, basti pensare che con la quarta dose siamo sotto al venti percento. Il mio auspicio – ha concluso – è che iniziative come questa possano moltiplicarsi». Guido Lucchini, Presidente dell’Ordine dei Medici di Pordenone, ha sottolineato il valore della sinergia tra pubblico e privato evidenziando che le attività nel nuovo hub prenderanno il via nel periodo in cui virus influenzale stagionale e pandemico, sono destinati a incrociarsi. Dalla Cooperativa e dalla CRI è stata ribadita la piena disponibilità a questa e nuove iniziative. Don Alessandro Tracanelli, infine, ha spiegato che le parrocchie sono nel territorio e a favore del territorio, «quando ci sono progetti condivisi e sinergici le nostre porte sono sempre aperte».
Al termine Agrusti ha precisato che «resta garantito il servizio di vaccinazione domiciliare ai cittadini che per ragioni di salute non possono recarsi autonomamente qui al Beato Odorico».