PORDENONE – Lunedì 17 giugno, il Circolo della Stampa di Pordenone darà vita a un incontro dedicato a uno dei temi più tristemente attuali di questo periodo, l’infiltrazione delle Mafie nella politica, nell’economia, con particolare riferimento al NordItalia.
“Le Mafie all’assalto nella società civile e dell’informazione” è il titolo dell’evento, indetto con la collaborazione dell’Ordine dei giornalisti e di Assostampa del Friuli Venezia Giulia, in programma alle 10 nella sala di Palazzo Klefisch di Unindustria, , in via della Motta, 13, nel centro storico di Pordenone. Corso di formazione: 5 crediti.
Relatori saranno tre giornalisti che vivono sulla loro pelle le conseguenze di questo grave fenomeno che condiziona l’intero sistema sociale del Paese. Letterio Scopelliti, già redattore di varie testate giornalistiche del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, coordinerà i lavori e riferirà sulla sua non comune esperienza professionale e umana vissuta nel mirino del sistema mafioso.
Come lui le altre due relatrici: Monica Andolfatto, redattrice de Il Gazzettino a Mestre e segretaria regionale del sindacato veneto dei giornalisti, minacciata per i suoi servizi sui casi più recenti di collusioni politiche ed economiche delle organizzazioni mafiose nel Veneto, e Luana De Francisco, redattrice del Messaggero Veneto a Udine e autrice del volume “La Mafia a NordEst”.
I tre relatori metteranno a punto un’analisi sul grave fenomeno che è purtroppo sempre più di attualità, prendendo lo spunto dai recenti gravi episodi del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e di altre regioni infiltrate dalla malavita organizzata. Esamineranno cause e rimedi, evidenziando il ruolo di testimonianza e di denuncia dell’informazione, reso difficile e persino pericoloso dalle intimidazioni e dagli attentati.
Nei loro interventi evidenzieranno anche i riflessi sul costume e sul comportamento degli esponenti pubblici e della gente comune. Così come illustreranno il prezioso e duro lavoro delle forze dell’ordine e della Giustizia nella prevenzione e nell’interdizione della piaga sociale espansa ormai a livello europeo ed extraeuropeo.