PORDENONE – La percezione di sicurezza nell’ambito della propria attività è peggiorata per il 40% delle imprese in Friuli Venezia Giulia. Solo il 5% parla invece di miglioramento, mentre il 55% ritiene che il quadro sia di stabilità.
LA RICERCA Il sentiment in regione risulta più preoccupato che nel resto d’Italia (il 32% a livello nazionale parla di situazione peggiorata) a quanto emerge dall’indagine Confcommercio-Gfk Eurisko sui fenomeni criminali, presentata in occasione della Giornata della legalità nella sede di Confcommercio Pordenone.
CULTURA DELLA LEGALITA’ “Un appuntamento – ha spiegato introducendo l’evento il presidente di Confcommercio Fvg Alberto Marchiori – che serve a promuovere e rafforzare, come testimonia la storia di Confcommercio, la cultura della legalità, prerequisito fondamentale per la crescita e lo sviluppo. La concorrenza sleale, che deriva dalla criminalità, dalla contraffazione, dall’abusivismo commerciale e, più in generale, da tutte le forme di illegalità, altera infatti il mercato danneggiando profondamente le imprese corrette e continuando ad alimentare l’economia sommersa”.
FURTI Stando al focus sul Fvg, realizzato con le risposte degli imprenditori del terziario al questionario pubblicato sul sito di Confcommercio e illustrato dal direttore di Confcommercio Pordenone Massimo Giordano, i crimini maggiormente aumentati nell’opinione degli intervistati sono i furti (lo ritiene il 78% degli intervistati Fvg contro il 57% del dato nazionale).
RAPINE E CONTRAFFAZIONE A seguire le rapine (in crescita per il 61% del campione), l’abusivismo (51%) e la contraffazione (39%). Meno evidenti gli incrementi delle tangenti negli appalti (28%), dell’usura (20%) e dei fatti estorsivi (20%). Il 9% fa inoltre sapere di avere avuto esperienza, diretta o indiretta, con la criminalità (minacce, intimidazioni), il 7 % solo indiretta, il 5% solo diretta.
LA DIFESA Per tutelarsi nei confronti del racket o di altri fenomeni criminali gli imprenditori Fvg nell’89% dei casi hanno preso almeno una iniziativa. Nel dettaglio il 54% si è affidato a telecamere, impianti d’allarme e assicurazioni, il 27% alla denuncia, il 23% alla vigilanza privata, il 18% ha trasmesso richieste informali alle forze dell’ordine, il 17% ha corazzato le vetrine, il 13% si è rivolto alle associazioni di categoria.
CERTEZZA DELLA PENA Le iniziative più efficaci per la sicurezza della propria impresa? Secondo l’84% degli intervistati la certezza della pena. Quindi una protezione più capillare sul territorio (69%) e una maggiore collaborazione con le forze dell’ordine (18%).
LE LEGGI Alla domanda sulle norme contro i fenomeni criminali, il 52% dichiara che «non sono per niente efficaci», il 37% che lo sono «poco».
PROBLEMATICHE Infine, uno sguardo d’insieme sulle problematiche. Le più rilevanti sono la presenza di venditori abusivi (51%) e di nomadi (51%), i negozi sfitti (lo rileva ancora il 51%). Meno di impatto i tossicodipendenti (un problema per il 19% degli intervistati), gli edifici abbandonati (17%) e l’accattonaggio (15%).