PORDENONE – Un’occasione di confronto ritenuta fondamentale per ridefinire il ruolo dell’Interporto di Pordenone all’interno della piattaforma logistica del Friuli Venezia Giulia e, soprattutto, per rafforzare il collegamento tra il sistema produttivo manifatturiero e la logistica del territorio. È questo il messaggio emerso dal convegno “Pordenone spartiacque fra Venezia e Trieste: shipping e logistica”, svoltosi nella sede dell’Interporto di Pordenone e organizzato da AdriaPorts Forum, con la moderazione del direttore Riccardo Coretti.
A sottolinearne l’importanza è stata l’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio, Cristina Amirante, intervenuta all’incontro insieme a Sergio Bolzonello, amministratore delegato di Interporto Pordenone, e a Stefano Visintin, presidente di Confetra Fvg. Al centro del dibattito i corridoi del mare, i flussi di merci tra Tirreno e Adriatico e il ruolo strategico degli interporti nella gestione delle opportunità per il sistema manifatturiero regionale.
«La nostra Regione – ha spiegato Amirante – è baricentrica rispetto a diversi flussi di traffico e opera quotidianamente con merci e operatori che la attraversano. Tuttavia dobbiamo concentrare maggiormente l’attenzione sulle produzioni del tessuto produttivo regionale, che non sempre sfrutta appieno le potenzialità della piattaforma logistica del Friuli Venezia Giulia».
Durante il confronto sono state affrontate anche le prospettive legate all’intermodalità, con l’obiettivo di orientare il trasporto delle merci verso soluzioni più sostenibili. «Favorire un maggiore utilizzo del trasporto ferroviario – ha aggiunto l’assessore – significa caricare le merci direttamente negli interporti, sfruttando i raccordi ferroviari già presenti nei Consorzi di sviluppo economico del territorio, e ridurre così la quota di trasporto su gomma, soprattutto sulle lunghe distanze».
In quest’ottica, la Regione sta valutando l’introduzione di nuovi strumenti di incentivazione. «Mettere insieme domanda e offerta – ha annunciato Amirante – potrebbe portare alla nascita di una linea di finanziamento dedicata, una sorta di “ferro-bonus”, rivolta alle imprese che scelgono di utilizzare gli interporti regionali e la ferrovia al posto della strada per il trasporto delle merci».
Un’ipotesi già all’attenzione della Cabina di regia della logistica regionale e che punta a rafforzare ulteriormente il ruolo dell’Interporto di Pordenone come snodo chiave tra produzione, infrastrutture e mercati nazionali e internazionali.
