La scelta di Elena, dal posto fisso a insegnante di yoga

PORDENONE – Dopo 17 anni di “posto fisso”, ha deciso di lasciare tutto e dedicarsi anima e corpo al suo sogno. Scelta non facile certo, ma che, con il senno di poi, ha portato molte soddisfazioni.

“Ho creato un rapporto molto più solido con me stessa; dopo la pratica sfido chiunque a non sentirsi bene, siamo più belli e ci si piace di più, è un reset totale”.

Non è lo slogan di una campagna pubblicitaria, ma semplicemente un pensiero “random” come lo chiama lei, di Elena Pinna, insegnante di Yoga a capo di “Yoga Plus”.

“C’è stato un momento in cui facevo fatica, mi sentivo sola. Succede spesso. Poi partono i meccanismi mentali per cui sei convinto che nessuno ti capisca, nessuno sa o ti chiede come stai, e pensi solo…pazienza”.

A questo punto però c’è un amico che immaginario non è, ma è molto concreto, che è pronto ad accoglierti in ogni momento. Con la pioggia, il vento, la tempesta, o con il sole, per fare uno dei saluti più belli del mondo.

“L’appuntamento sul tappetino – continua Elena – con lo yoga, c’era e c’è; non è come quando chiami un amico e non ti risponde, o il ragazzo che ti piace ti da buca; il tappetino c’è, ed è pronto ad assorbire i tuoi ritmi e a comprendere le tue esigenze, c’è per due respiri, cinque minuti, un’ora o una giornata intera”.

In pratica un tappetino salvagente, senza pregiudizi, che ha la grande capacità di risvegliarti e farti sentire solida, capace e viva.

“Poi si sbotta tutti eh, però su un tappetino è più facile recuperarsi e rimettersi in ordine; non c’è bisogno di avere con sé molte cose, va bene quello che c’è, ci si basta pur continuando a dare il meglio”.

E sul concetto di essenzialità che si basa tutto. Del necessario e non del ridondante, che a volte disturba i nostri pensieri e le nostre azioni.

Elena ha affrontato con la pratica due gravidanze da cui sono nate Viola ed Eva. Letteralmente figlie dello yoga.
“Ho iniziato a praticare Hatha Yoga nel 2006, e mi sono innamorata dei benefici che questa disciplina mi regalava; nel 2007, in attesa della prima bimba ho creduto di dover smettere la pratica, invece, è stato il più bel viaggio verso la consapevolezza che mai abbia potuto intraprendere.

Nel 2006 ho anche iniziato il corso per diventare insegnante di Yoga, e, a sorpresa, poco prima di iniziare questo percorso, ero già incinta della seconda bambina, Eva; Sia per Viola, sia per Eva, lo Yoga mi ha accompagnata dall’inizio della gravidanza al parto, e naturalmente anche dopo, facendomi vivere tutte le novità in modo consapevole, con la sicurezza interiore necessaria ad affrontare al meglio questi indimenticabili momenti”.

L’intento di Elena è molto chiaro: contribuire a portare dolcezza e consapevolezza di sé nella vita di ogni persona. In punta di piedi nudi, come è nel suo stile leggero ma mai superficiale.
Spesso si hanno dei preconcetti su pratiche che non conosciamo. Lo Yoga sembra noioso, lento e ripetitivo, ma alla fine, praticando, si comprende qual è la vera essenza del dinamismo, fisico e mentale; che con la costanza e la pratica arrivano l’equilibrio e i muscoli, e con l’impegno si raggiunge il respiro e la coscienza di sé.

Vale la pena provare, in un mondo che corre, ad essere fermi in un punto fisso per generare l’energia necessaria al movimento che armonizza corpo, mente e si inserisce nel contesto del tutto senza dover scalciare o togliere o prendere il posto a qualcuno.
Tutti abbiamo un posto nel luogo immenso del mondo. Basta solo avere la tenacia di trovarlo, curarlo, tenerlo e lasciarlo contaminare con gli altri “posti nel e del mondo”.

Samsara e Nirvana non sono concetti separati, sono interdipendenti, e quando si comprende che le cose vanno e vengono in un ciclo che, proprio perché in movimento, non potrà mai fermarsi ad essere solo uno o l’altro, si farà la scoperta dell’equilibrio, che non è una chimera, ma solo il frutto di dedizione e ascolto di ciò che è dentro di noi, rapportato a tutto ciò che ci arriva da fuori.

Per informazioni www.yogaplus.it

Emanuela De Domenico




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