Lettere a giorni alterni: le Poste nel mirino. Convocati i sindaci

PORDENONE – Una chiamata a raccolta dei sindaci della provincia per scongiurare un “disservizio enorme alla cittadinanza, che avrebbe risultati catastrofici”.

Si chiama “Informazione di servizio” ed è l’azione promossa dalla Cisl di Pordenone per rendere parte le comunità e l’opinione pubblica, dei disagi che si creeranno a seguito della decisione di Poste Italiane spa di diminuire il servizio di recapito nella nostra provincia con evidenti disparità dei cittadini nel godimenti del servizio postale.

Il “D-day” sarà venerdì 23 settembre, alle 17, nella sala consiliare del Comune, quando tutti i primi cittadini della provincia saranno sensibilizzati sull’argomento, con l’intento del sindacato confederale di portare una controffensiva.

“E’ preoccupante per tutto il territorio – sottolinea Arturo Pellizzon, segretario Ust Cisl di Pordenone, – la notizia che dal 23 settembre Poste Italiane non effettuerà più l’attività di recapito quotidianamente, ma a giorni alterni. Si tratta di una grossa perdita, passata sinora sotto silenzio, senza avere alcuna contropartita. Le tariffe, infatti, saranno le stesse, niente riduzioni, ma solo un taglio di servizio, che avrà risultati nefasti per la comunità”.

Basti pensare che i 138 portalettere che rimarranno in provincia (il taglio è di ben 52 unità) saranno costretti a percorrere, ogni giorno, fino a 100 chilometri.

“E’ l’inizio della fine – sentenzia Gianfranco Parziale, segretario Slp Cisl di Pordenone, – andando avanti così, tra un po’ non avremo nemmeno più la certezza di ricevere la nostra corrispondenza”.




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