Litigio per il prezzo delle treccine, stop alla parrucchiera abusiva

PORDENONE – Il Comune di Pordenone con ordinanza dell’Ufficio Commercio ha disposto l’immediata chiusura di un’attività di acconciatore abusivo in centro città.

In seguito ad un intervento della Polizia di Stato chiamata ad intervenire per sedare un litigio tra privati il Comando di Polizia Locale di Pordenone Cordenons è stato coinvolto, dalla Questura stessa, per approfondire ciò che poi è risultata essere un’attività di acconciatore abusivo. La lite infatti era sorta per un mancato accordo sul prezzo.

Approfondendo le indagini è emerso che l’attività, dal fare le tradizionali treccine etniche, pubblicizzata anche sui social, era diventata una vero e proprio esercizio abusivo di parrucchiere. “Una volta concluse le indagini da parte del Comando immediatamente abbiamo provveduto ad intimare, con ordinanza dell’ufficio commercio, il divieto e la chiusura dell’attività, oltre che la sanzione di 3.200,00€” dichiara il vicesindaco Loperfido, con delega al Commercio ed alla Sicurezza.

“Questo tipo di attività di indagine, e di intervento immediato con sanzione” dichiara Loperfido “sono volte a tutelare sia il consumatore, data la delicatezza delle norme igieniche e non solo, in tema di di attività di parrucchiere, sia tutti gli artigiani – settore nel quale sono inquadrati gli acconciatori – che nel rispetto della norma, sovente aprendo dopo anni di formazione professionale, apprendistato e pratica, aprendo partita IVA, pagando le tasse e le spese”.

“Nel ringraziare la Polizia Locale e l’Ufficio Commercio che, collaborando, hanno portato a segno questa operazione, invitiamo i cittadini comunque a rivolgersi sempre presso attività evidentemente in regola, per la loro tutela e per rispetto del lavoro d’impresa” conclude Loperfido




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