“Lo sguardo sul confine, l’arte puó curare le ferite?”, il 4 dicembre

PORDENONE – Il tema del confine visto da un’angolatura speciale è l’oggetto dell’incontro di mercoledì 4 dicembre, alle ore 18.00, presso l’ex-tipografia Savio a Pordenone.

Il titolo: “Lo sguardo sul confine. L’arte può curare le ferite?” pone una questione non semplice, a cui cercheranno di rispondere i due relatori: lo psichiatra Roberto Boccalon, direttore dell’Istituto di Psicoterapia espressiva di Bologna e la psicologa Valentina Romita, presidente dell’Associazione internazionale Arte e Psicologia, sezione del Friuli Venezia Giulia.

L’evento si inserisce tra le anteprime dell’VIII edizione della rassegna culturale pordenonese “Il dialogo creativo”.

Si parlerà di storie di migrazione, nella loro dimensione esistenziale e psicologica, e del sostegno e sollievo alla sofferenza trovati nell’espressione artistica. Parleranno, oltre ai relatori, significative immagini di “confini”: opere artistiche di migranti, che saranno proiettate e commentate.

Tra gli autori di queste foto c’è anche Mujtaba Akbarzada, giunto in Italia dall’Afghanistan alcuni anni fa. Sono immagini di confini reali e confini psicologici, che offriranno lo spunto per parlare anche dei tanti “confini” che la psicologia ha attraversato e attraversa per poter rispondere alla complessità dell’animo umano. La dimensione strutturale della frontiera nella storia dell’uomo verrà guardata attraverso il potere terapeutico dell’arte, come medium per poter narrare ed elaborare psicologicamente il “viaggio” personale di ogni essere umano.

Al termine dell’incontro seguirà, presso l’Antica Drogheria in Vicolo delle Acque 10 a Pordenone, l’inaugurazione della mostra fotografica di Mujtaba Akbarzada.

Il dialogo creativo è un progetto dell’associazione per il commercio equo e solidale L’Altrametà di Pordenone, realizzato con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.




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