Marchiori (Ascom) “ristoranti e commercio, a rischio un’attività su 5”

PORDENONE – Uno su cinque nel mondo della ristorazione, del commercio e del turismo rischia di non rialzare più le saracinesche.

E’ il parere di Alberto Marchiori, presidente di Ascom-Confcommercio Pordenone, secondo cui, vista l’incertezza nelle scelte e nelle decisioni politiche, “se non ci sarà a brevissimo una svolta lo scenario sarà davvero drammatico. Anche se i dati congiunturali regionali del settore arriveranno dopo la metà di febbraio, il “sentiment” è molto chiaro. Nel giro di due o tre mesi se non ci sarà una virata credo che il 20 per cento delle attività legate a ristorazione, servizi e terziario rischierà di chiudere”.

Si tratta di un comparto già in forte sofferenza: in provincia infatti si stimano in oltre trecento i posti di lavoro già persi nel 2020. E sui prossimi mesi, si addensano nubi fosche.

“Per qualche settimana – sottolinea Marchiori – ci sarà il blocco dei licenziamenti, forse con alcune proroghe, ma non si potrà andare avanti così all’infinito. Inoltre, nono è meno preoccupante il nodo finanziario. . Per non parlare delle protezioni delle banche (proroghe e moratorie su mutui e prestiti) e del fisco sui tributi locali che a breve termineranno. Quando bisognerà cominciare a ripagare bollette, conti e interessi in quanti non ce la faranno?”.

E non va meglio in ambito nazionale con i dati, italiani ed europei del settore, da forte preoccupazione: stanno, infatti, dilagando disoccupazione e povertà e sulla graticola, in particolare, ci sono le donne e i giovani.




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