PORDENONE – Prosegue l’intensificazione dell’attività di prevenzione e sicurezza della Questura di Pordenone sul territorio cittadino disposta dal Questore della Provincia di Pordenone, Marco Odorisio
Sabato mattina 7 luglio il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Pordenone, con l’ausilio di una unità cinofila antidroga della Polizia di Stato, nell’ambito dei servizi finalizzati a bloccare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti nel capoluogo pordenonese notavano uno strano andirivieni di persone nei pressi di uno stabile ubicato in via Vespucci.
Non escludendo che la situazione in argomento potesse essere ricondotta ad una verosimile attività illecita gli agenti effettuavano una perquisizione domiciliare all’interno di un appartamento della palazzina risultato essere nella disponibilità di un 32enne cittadino ivoriano, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, gravato da precedenti di polizia in materia di stupefacenti.
I poliziotti facevano ingresso nell’abitazione ove trovavano all’interno il cittadino ivoriano in possesso di due dosi appena confezionate di marijuana.
Stante la positività dell’accertamento, la perquisizione veniva estesa anche alla cantina in uso all’uomo, ove all’interno di una borsa veniva rinvenuta una partita di marijuana per complessivi 316 grammi di sostanza stupefacente oltre che al necessario per il preconfezionamento di dosi da spacciare, ovvero un bilancino di precisione, un rotolo di cellophane, un taglierino – cutter.
Che quella appena scoperta fosse un base di stoccaggio e preparazione per lo spaccio di stupefacenti veniva riscontrato dalla circostanza che il cittadino ivoriano aveva, altresì, predisposto un sistema di videosorveglianza provvisto di mini telecamera con cavo di alimentazione della lunghezza di 15 metri, con la finalità di controllare e monitorare l’eventuale arrivo delle Forze di Polizia.
Al termine dell’attività M.V. 32enne, cittadino ivoriano, pregiudicato e altresì destinatario di un provvedimento di espulsione, veniva tratto in arresto dai poliziotti nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente (art. 73 DPR 309/90), che procedevano, altresì, al sequestro della droga, dell’attrezzatura utilizzata per il confezionamento e del sistema di videosorveglianza.
Ieri, 9 luglio, si è celebrato dinnanzi al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pordenone l’Udienza di convalida, all’esito della quale l’A.G. ha convalidato l’arresto comminando una condanna di anni 2 di reclusione e 4.000 euro di multa, disponendo la misura cautelare in carcere.
Ma l’attività di prevenzione sul territorio, sempre nella mattinata di sabato 7 luglio ha condotto ad un altro arresto da parte dei poliziotti della Questura di Pordenone impiegati in un servizio di prevenzione in occasione dello svolgimento del mercato cittadino nel capoluogo.
Infatti, verso le ore 10.30, due equipaggi, rispettivamente della Questura – Ufficio di Gabinetto e del Reparto Prevenzione Crimine “Veneto” di Padova, procedevano al controllo di un cittadino straniero che si aggirava tra le bancarelle con fare sospetto. L’uomo nonostante i ripetuti inviti rifiutava di fornire le proprie generalità e di esibire i propri documenti iniziando ad alterarsi, tentando nel contempo di allontanarsi, frammischiandosi tra la le numerose persone presenti al mercato al fine di sottrarsi al controllo di polizia.
Gli agenti riuscivano comunque a bloccare il soggetto nonostante la sua condotta resistente ed oppositiva che veniva accompagnato in Questura ove l’uomo veniva identificato per E.D. 27enne, cittadino nigeriano, con a carico un provvedimento di espulsione, che veniva tratto in arresto nella flagranza di reato di resistenza a Pubblico Ufficiale (artt. 337 C.P.) e rifiuto di fornire le proprie generalità (art. 651 C.P.).
L’arrestato è stato condotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Ieri, 9 luglio, l’A.G. ha convalidato l’arresto e rimesso il libertà, con nulla-osta al provvedimenti di espulsione.
All’esito dell’Udienza, il 27enne nigeriano è stato accompagnato in Questura presso l’Ufficio Immigrazione e come disposto dal Questore della Provincia Marco Odorisio è stato immediatamente accompagnamento presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Brindisi.