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sabato , 23 Novembre 2024

Polizia, sospesa per 30 giorni l’attività del Queen’s Bar

PORDENONE – Prosegue l’attività di prevenzione e sicurezza della Questura di Pordenone sul territorio cittadino.

Infatti, dopo l’applicazione della sospensione per venti giorni dell’attività dell’esercizio pubblico “Rayan Pizza e Kebab”, sito a Pordenone, via Mazzini n. 58, avvenuta lo scorso 10 maggio, il Questore della Provincia di Pordenone ha disposto la sospensione per trenta giorni dell’attività dell’esercizio pubblico “QUEEN’S BAR”, sito in centro, a Pordenone, in piazzale Ellero dei Mille, 1, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S. (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).

Oggi pomeriggio, 16 maggio, personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, assieme a equipaggi della “Squadra Volante”, ha dato esecuzione al suindicato provvedimento in quanto, nel corso del tempo, nel locale si sono verificati gravi episodi per l’ordine e la sicurezza pubblica, nonché attività violente che hanno originato nella cittadinanza una percepita ed oggettiva pericolosità sociale, rendendo necessario più volte l’intervento delle Forze dell’Ordine.

Il locale in argomento si è evidenziato negativamente in occasione della recente operazione antidroga della Squadra Mobile di Pordenone, nel corso della quale, in data 19 aprile u.s., l’esercizio pubblico veniva sottoposto a perquisizione delegata, disposta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone.

Il provvedimento di sospensione della licenza si è, quindi, reso necessario proprio in considerazione del fatto che il locale è ubicato nelle vicinanze di un istituto scolastico ed è adiacente a piazza XX Settembre, dove si svolgono la maggior parte delle iniziative culturali e sociali con un’elevata concentrazione antropica, che a vario titolo vi transita, divenendo nel tempo un luogo abituale di incontro e frequentazione di soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, come dimostrato dall’attività di indagine della suindicata operazione.

Il particolare, il pubblico esercizio è risultato essere nell’ultimo anno meta di innumerevoli interventi delle Forze dell’Ordine a più riprese sollecitate per sedare liti e risse come quelle del 28 gennaio e 27 febbraio 2017, culminate poi in un ulteriore episodio avvento il 14 maggio 2017, quanto un avventore fu rinvenuto in stato di incoscienza a causa delle lesioni riportate a seguito di una violenta lite, o ancora le risse del 6 agosto, 11 ottobre e 8 dicembre 2017.

Ma ancora, il locale in argomento è risultato essere abitualmente frequentato e punto di ritrovo da parte di persone con pregiudizi di polizia, così come circostanza ancora più grave l’aver accertato e riscontrato la cessione di stupefacenti a ragazzi minori, l’ultima delle quali avvenuta 3 giorni fa e precisamente nel pomeriggio di domenica 13 maggio.

La disposta chiusura del locale, con la sospensione dell’attività per trenta giorni, si inquadra proprio in una strategia di prevenzione e sicurezza pubblica, che si orienta in base ai segnali che il territorio evidenzia e che le Forze dell’Ordine intercettano, modulando mirati interventi in risposta, come quello odierno.

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