Pordenone design week, un modello per l’Europa

PORDENONE – Il Consorzio universitario di Pordenone, il 14 settembre, ha presentato la missione che vedrà impegnate varie realtà cittadine durante gli EU Design Days, evento internazionale che si terrà a Bruxelles dal 20 al 22 settembre 2016.

In particolare, sarà portata la Design Week 2016 come caso studio, eletto da tutte le Regioni della Comunità europea.

L’evento pordenonese è arrivato terzo in un concorso dedicato a tutte le realtà territoriali dei 28 Paesi, indetto da Errin (European Regions Research and Innovation Network), e sarà presentato con il workshop “Design as strategic tool to support regional development” (Il design come strumento strategico per lo sviluppo regionale”.
A questo incontro parteciperanno oltre 70 uditori (a fronte di 30 posti previsti inizialmente), che si dividono tra delegati di governi nazionali, regionali e cittadini di tutta Europa. Oltre a professori universitari ed esponenti dell’industria.

Il successo è arrivato grazie al voto dei delegati dei vari Paesi, che hanno scelto la Design Week, grazie allo sviluppo che ha creato sul territorio, mettendo in contatto i giovani con un mondo del lavoro che sta superando la manifattura tradizionale, ha introdotto la nozione di “design thinking” sul territorio.

Come ha sottolineato il direttore del Consorzio Universitario di Pordenone, Andrea Zanni, la presentazione della Design Week a Bruxelles «è il premio per uno sforzo che dura da cinque anni. Questa missione – ha spiegato – è l’esito finale dell’edizione 2016 e una giusta ricompensa per un lavoro di gruppo che ha coinvolto molte realtà cittadine».

Con questo modello di lavoro «gli studenti si allineano con il pensiero aziendale, e inoltre c’è il valore aggiunto di non limitarsi a introdurre uno studente in stage, ma di portare l’università nelle imprese».

Ha sottolineato il successo dell’iniziativa anche il coordinatore della sede di Pordenone di Isia Design Roma, Giuseppe Marinelli De Marco.

«Abbiamo creato un nuovo modello di relazione tra industria e cultura – ha spiegato – che valorizza e crea energia in città, valorizzando i suoi talenti e le sue professionalità».
E l’obiettivo della missione in Belgio, per Marinelli è «creare un network di design week, che permetta la connessione di Pordenone con i vari eventi europei, con le loro specificità e diversità».

La manifestazione di Pordenone è stata scelta come caso studio, perché non è il tradizionale evento sul design. La PN Design Week, come sostiene Marinelli, «è un evento dove si lavora».

Infatti, nell’ultima edizione 200 ragazzi, sono stati impegnati in 12 progetti con altrettante aziende del territorio, trovando soluzioni innovative che diventano parte della strategia aziendale e in alcuni casi diventano brevetti.

Nell’edizione 2016, con l’impegno delle Giovani industriali di Unindustria Pordenone, l’evento è sceso in città portando designer che hanno tenuto lezioni ed esposto lavori nelle attività commerciali del centro storico, coinvolgendo anche la cittadinanza.

Anche a Bruxelles saranno portate le realtà di eccellenza del territorio. Zanni illustrerà ai player internazionali le specificità del Consorzio universitario, Marinelli il modello Design Week, Franco Scolari illustrerà il Polo tecnologico.

Inoltre lo stesso Marinelli terrà un seminario sull’agricoltura verticale, un settore di grande innovazione che vede in prima linea a livello internazionale quattro realtà del Pordenonese: le aziende Corallo Sensitive Surfaces, Metallaser, 3E Italia e il distretto della componentistica e della termoelettromeccanica Comet.
Sonia Massari (docente Isia), invece, ne terrà uno sul cibo, partendo dallo spreco alimentare e dall’ottimizzazione delle risorse dal punto di vista del design.

Isia Design Roma conferma di essere un polo di eccellenza anche oltre il successo della Design Week. Il corso, altamente specializzato, per l’anno accademico 2016/2017 ha aperto i corsi a 70 studenti (due classi da 35), e prima del termine delle iscrizioni ha già superato il numero di richieste.

Tra i laureati a Pordenone, dopo il corso triennale, un terzo degli studenti continua la carriera universitaria, un terzo trova opportunità lavorative o accademiche all’estero, un terzo trova immediatamente occupazione.




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