6 C
Pordenone
mercoledì , 4 Dicembre 2024

Presentata Dedica: 8 giorni di cultura d’autore tra il 16 e il 23 ottobre

PORDENONE – Arriva con l’autunno quest’anno, il festival Dedica, dopo un’edizione 2020 travagliata ma comunque realizzata, seppure diluita nel tempo e per buona parte in streaming. Arriva con l’autunno per tornare in presenza ma in sicurezza, dopo un lungo periodo di Anteprime (ancora in corso), curate da Andrea Visentin, mai così numerose – 16 appuntamenti in 12 comuni, da maggio a ottobre – diffuse su tutto il territorio regionale, caratterizzate da una sempre più fitta rete di collaborazioni e da una straordinaria partecipazione di pubblico. Un vero e proprio festival nel festival che sta conducendo al 16 ottobre, giorno in cui si aprirà la rassegna, che per il 2021 ha scelto come protagonista Paolo Rumiz, giornalista, scrittore e viaggiatore triestino dalla straordinaria capacità narrativa e dalla scrittura densa ed elegante.

“Nei suoi reportage narrativi – afferma il direttore artistico del festival Claudio Cattaruzza – l’esperienza del viaggio non si limita ai soli resoconti descrittivi, ma si fa testimonianza viva e oggetto di riflessione sulle persone e sui luoghi. I suoi libri sono ricchi di storie, di incontri e di curiosità. I suoi racconti ammaliano, interrogano e invitano a percorrere gli intricati sentieri della storia, della geografia, della memoria, delle diverse culture come opportunità per approfondire la consapevolezza di sé e
l’incontro/confronto con l’altro”.

L’edizione 2021 del festival Dedica è stata presentato oggi, venerdì 10 settembre, a palazzo Badini di Pordenone, dal curatore del festival Claudio Cattaruzza, che prima di presentare il programma ha voluto esprimere solidarietà al popolo afgano attraverso il saluto allo scrittore afgano Atiq Rahimi protagonista di Dedica 20218 con il quale è in contatto in questi giorni, impegnato in Francia con il presidente Macron nell’organizzazione di corridoi umanitari per poter accogliere in Occidente soprattutto intellettuali ed esponenti del mondo della cultura del suo Paese.

Sono inoltre intervenuti il presidente dell’associazione Thess Antonino Frusteri, l’assessore comunale alla cultura Pietro Tropeano e in video l’assessora regionale alla cultura Tiziana Gibelli.
Paolo Rumiz, attualmente in Grecia, ha inviato un suo video saluto dicendosi grato ed emozionato per l’omaggio che Dedica gli rivolge. “Non vedo l’ora di incontrarvi a Pordenone”, ha chiuso così il messaggio

È, questo, il 27.anno per una rassegna che conserva la sua unicità, nel panorama delle rassegne letterarie, riconosciuta in Italia e a livello internazionale, “apprezzata per le sue scelte sempre originali – sottolinea il presidente di Thesis Antonino Frusteri – e per la formula che concentra in un’intensa settimana di teatro, conversazioni, musica, arte, libri, una vera immersione nel mondo dell’autore protagonista, attorno al quale ogni edizione costruisce uno speciale itinerario”.

Ideato e curato da Thesis Associazione Culturale, il progetto Dedica è sostenuto da istituzioni ed enti pubblici – in particolare dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Pordenone, da PromoTurismoFVG, dalla Fondazione Friuli – e realizzato con il sostegno di importanti soggetti privati: lo special partner Servizi CGN, COOP Alleanza 3.0, Crédit Agricole FriulAdria, UnipolSai – AssiLab Previdenza e Servizi Pordenone e Bcc Pordenonese e Monsile.

L’edizione 2021 del festival si svolge inoltre con il patrocinio del Ministero della Cultura, delle Università di Venezia Ca’ Foscari, di Udine e di Klagenfurt e dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia.

E gode della collaborazione e dell’amicizia di molte realtà, fra le quali il festival Vicino/lontano, il festival del Giornalismo di Ronchi dei Legionari e il festival “Barcolana. Un mare di racconti”. Nell’ambito di quest’ultimo, curato dal giornalista e scrittore Alessandro Mezzena Lona, sabato 9 ottobre Dedica organizza alla Barcolana di Trieste un incontro fra Paolo Rumiz e Björn Larsson, che fu protagonista del festival nel 2017.

DEDICA, L’INAUGURAZIONE E IL SIGILLO
Dodici gli eventi, in otto giorni, dal 16 al 23 ottobre (e qualche appuntamento anche prima e dopo) con Paolo Rumiz e con gli ospiti che lo affiancheranno. Fin dal primo giorno, quando a presentare Rumiz al pubblico, sabato 16 ottobre, finalmente di nuovo in presenza nel Teatro Verdi di Pordenone, alle 16.30, sarà la scrittrice Federica Manzon, autrice anche della lunga intervista inserita nella monografia Dedica a Paolo Rumiz realizzata per il festival e che contiene due testi di Rumiz in esclusiva per Dedica (Anatomia di un bloc notes e L’Europa spiegata a mio nipote), contributi di Alessandro Mezzena Lona, Alessandro de Calò, Gregory Conti, Emilio Rigatti. Sarà in questa occasione – ed è una delle novità di Dedica 2021 – che il protagonista del festival riceverà il Sigillo della Città di Pordenone, prestigioso riconoscimento assegnato «a persone che onorano l’alto senso del sociale, della cultura e della politica».

DEDICA E LE MOSTRE
Sono tre, quest’anno, le mostre che il festival proporrà al pubblico, la cui inaugurazione è in programma domenica 17 ottobre, alle 10, nell’Auditorium della Regione di via Roma. Due saranno ospitate dalla Biblioteca civica. “Luci a nordest. Immagini e parole dal Friuli Venezia Giulia” (aperta fino al 14 novembre nella Sala Esposizioni), è la mostra fotografica di Ulderica Da Pozzo, artista friulana che ama visceralmente la sua terra, il Friuli, alla quale fanno da contrappunto i testi di Paolo Rumiz che di quella stessa terra mette in risalto le tante risorse di bellezza, ma anche le insidiose contraddizioni.

La Sala Novità della stessa Biblioteca accoglierà invece “Un infinito narrare” (aperta fino al 13 novembre), mostra delle illustrazioni per i libri di Paolo Rumiz di Cosimo Miorelli, illustratore e live painter digitale che vive e lavora a Berlino e si muove fra a illustrazione, fumetto, pittura e spettacoli di live-storytelling.

Il Museo civico di storia naturale Silvia Zenari farà da cornice alla terza mostra, “Il gerundio inverso” (aperta fino al 14 novembre), che vedrà in esposizione mappe, libri, appunti, disegni, testi e memorabilia di Paolo Rumiz offrendo al visitatore la possibilità di confrontarsi con le diverse origini dei meandri fascinosi del suo essere perennemente in viaggio.
I cataloghi delle tre mostre sono curati dal critico d’arte Angelo Bertani.

DEDICA IN SCENA
Nel pomeriggio di domenica 17 ottobre il festival si sposterà a Sesto al Reghena dove, in collaborazione con il Comune, nell’Auditorium Burovich alle 17.30 è in calendario “Il filo infinito”, evento che si annuncia denso di suggestioni: Paolo Rumiz racconterà il suo omonimo libro, viaggio nei monasteri benedettini, lì dove si sono costruite le fondamenta dell’Europa, con la sola forza della fede e l’incrollabile fiducia nella formula dell’ora et labora. Una narrazione impreziosita dal gruppo vocale femminile. Bodeča Neža diretto da Mateja Jarc, che eseguirà canti gregoriani.

Prima delle produzioni teatrali per Dedica, che quest’anno sono tre e si terranno tutte nella Sala Capitol di Pordenone, lunedì 18 ottobre, alle 20.45, “Il viaggio immobile”, la lettura teatrale tratta dal libro Il Ciclope di Paolo Rumiz, su drammaturgia e regia di Massimo Somaglino, con lo stesso Massimo Somaglino e le musiche originali, dal vivo, di e con Mario Arcari. Un “viaggio immobile” che diventa avventura dell’anima, in un’isola uncinata al cielo con le sue rocce plutoniche, fuori dai tracciati turistici, dove buca il cielo un faro tuttora decisivo per le rotte che legano Oriente e Occidente.

Mercoledì 20 ottobre, alle 20.45, in Sala Capitol sarà l’attore di cinema e teatro, scrittore e viaggiatore Giuseppe Cederna a raccontare il libro Appia di Paolo Rumiz nella serata dal titolo “Il sogno dell’Appia”: un sogno tracciato, difeso, riscoperto e camminato ad occhi aperti, per restituire la Via Regina, simbolo unitario tra Nord e Sud e grandiosa via di accesso alle meraviglie dell’antichità, ai viandanti d’Europa.

“Canto per Europa” è la terza delle produzioni per la scena di Dedica, ancora in Sala Capitol, venerdì 22 ottobre alle 20.45 (con la partecipazione di Medici Senza Frontiere). Lettura scenica dall’omonimo nuovo libro di Paolo Rumiz, con la regia di Franco Però, porterà sul palco lo stesso Rumiz, gli attori Lara Komar e Giorgio Monte, accompagnati dalle musiche dal vivo di e con Aleksandar Sasha Karlic
e Vangelis Merkouris. Pagine intense si faranno voce e suono per raccontare un viaggio epico: quello di quattro moderni argonauti e una profuga siriana che ridanno vita al mito che ha fondato l’Europa. Un’opera straordinaria, antica nel respiro e contemporanea nella denuncia.

DEDICA ALL’UNIVERSITÀ
Si intensifica il rapporto del festival con il mondo accademico. Sono tre gli atenei che per l’edizione 2021 hanno concesso il loro patrocinio a Dedica, ospitando alcuni incontri con Paolo Rumiz intorno ai temi cari al festival.

L’Università Ca’ Foscari di Venezia, in collaborazione con il festival Incroci di Civiltà e il Dipartimento di studi linguistici e culturali comparati, propone il 19 ottobre, alle 11, la conversazione “Il viaggio è la vita: incontro con Paolo Rumiz”, condotta da Alessandro Cinquegrani, critico letterario e scrittore.

Del viaggio e di come «in realtà non si viaggia per capire il mondo, ma per capire sé stessi» si parlerà anche nell’incontro che rinnova la collaborazione tra il festival e la Klagenfurt Alpen-Adria-Universität. Mercoledì 20 ottobre, alle 14.30,

Paolo Rumiz dialogherà con Martina Meidl, docente di Letteratura nel Dipartimento di Romanistica dell’ateneo, e Marco Bianchi, Senior Lecturer nello stesso Dipartimento: “In viaggio con Paolo Rumiz”.
Ancora il viaggio e quella frontiera che «è come la pelle dell’uomo, ci separa dagli altri ma ci mette anche in contatto con loro» saranno al centro dell’incontro che segna una nuova sinergia, quella con l’Università di Udine, tramite il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale. Nell’ambito del Corso di laurea magistrale in Gestione del turismo culturale e degli eventi, il 28 ottobre, alle 17, l’ateneo ospiterà Paolo Rumiz “Il viaggiatore di frontiera”, con la partecipazione di Andrea Zannini, direttore dello stesso Dipartimento, professore ordinario di Storia moderna e saggista.

A DEDICA IL NUOVO LIBRO DI PAOLO RUMIZ
Da anni Dedica viene scelta dalle case editrici quale vetrina per la prima presentazione del nuovo libro pubblicato dall’autore protagonista del festival, evento che si ripeterà anche in questa edizione, martedì 19 ottobre, alle 20.45, in Sala Capitol. Nel corso della serata, intitolata “Una storia di argento e zaffiro”, condotta dal giornalista e blogger Alessandro Mezzena Lona, Paolo Rumiz parlerà al pubblico del suo ultimo “nato”, Canto per Europa, (Feltrinelli) “richiamo a ciò che siamo e da dove veniamo”. Nell’occasione riceverà il Premio Crédit Agricole FriulAdria “Una vita per la scrittura”.

DEDICA CINEMA
Giovedì 21 ottobre, alle 20.45, a Cinemazero, sarà presentato
“Il suono dell’Europa”, film-documentario di Alessandro Scillitani (Artemide Film/Italia 2021), che con la voce narrante di Paolo Rumiz conduce alla scoperta della European Spirit of Youth Orchestra, l’orchestra sinfonica giovanile creata dal maestro Igor Coretti-Kuret, triestino di lingua slovena, che riunisce i migliori giovani musicisti provenienti da vari Paesi europei e dell’area balcanica.
Il film sarà preceduto da una conversazione con Paolo Rumiz, Igor Coretti-Kuret e Alessandro Scillitani. In collaborazione con Cinemazero e Pordenone Docs Fest.

DEDICA MUSICA
È la musica, da sempre, la protagonista dell’evento con il quale il festival si congeda dal suo pubblico: sabato 23 ottobre, alle 20.45, in Sala Capitol Dedica si chiuderà con i Radio*Zastava, formazione unica nel variegato panorama delle band europee di derivazione balcanica, fra le poche in grado di coniugare la rigorosa conoscenza dei più intricati ritmi, armonie e melodie dell’Est Europa con una diversità di background musicali che spaziano dal rock al punk, dallo swing alla libera improvvisazione, dal reggae alle più disparate pulsioni elettroniche. Con il sostegno particolare di Bcc Pordenonese e Monsile, in collaborazione con Sexto associazione culturale e Circolo Controtempo, con la partecipazione di Medici Senza Frontiere.

DEDICA SCUOLA
L’attenzione crescente del festival al mondo della scuola si declina, oltre che nelle iniziative con e nelle Università, in progetti e momenti rivolti a studenti di ogni età, coordinati da Annamaria Manfredelli e Daniela Gasparotto. Ci sono i giovani delle scuole secondarie di secondo grado del territorio coinvolti nello storico percorso La scena della parola che culminerà giovedì 21 ottobre, nella Sala Capitol con la premiazione del concorso Parole e immagini per Paolo Rumiz e con il privilegio di un incontro esclusivo con il protagonista di Dedica. Ma anche i più piccoli – 890 alunni – delle scuole primarie di Pordenone che nel mese di aprile hanno preso parte al progetto di narrazione “Camminando tra le storie” a cura dell’Associazione culturale 0432. O gli alunni delle secondarie di primo grado che assisteranno alle letture in classe, a cura di Maria Balliana, del romanzo di Rumiz La Regina del Silenzio.

E poi una sorpresa, voluta fortemente da Rumiz e da Dedica: il cuntastorie e puparo palermitano Gaetano Lo Monaco Celano che con Paolo Rumiz, lunedì 18 ottobre, seguendo le tracce degli scritti dell’autore, renderà viva e appassionante, attraverso la tecnica narrativa del cunto, la battaglia di Lepanto, nello speciale appuntamento per le scuole primarie intitolato “Già sento risuonare il fragore delle armi…”.

Anche quest’anno prosegue la collaborazione del festival con il Salone internazionale del Libro di Torino (dal 14 al 18 ottobre). Gli incontri di Dedica saranno documentati nello spazio del Salone riservato al BookBlog, giornale online realizzato dagli studenti, da un gruppo di blogger del Liceo Grigoletti di Pordenone coordinati dalla professoressa Francesca Endrigo.

PAOLO RUMIZ. BIOGRAFIA
Giornalista e scrittore, nasce a Trieste nel 1947.
Inviato speciale de “Il Piccolo” di Trieste, e in seguito editorialista di “La Repubblica”, ha seguito gli eventi politici che, a partire dagli anni Ottanta, hanno portato a laceranti conflitti e alle successive trasformazioni nell’area balcanica. Nel 2001 è inviato ad Islamabad e Kabul per documentare il conflitto afghano. È autore di reportage giornalistici, di libri di viaggio e di narrativa. Per i suoi lavori ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra i quali il Premio Hemingway (1993), il Premio Max David come migliore inviato italiano dell’anno (1994), il Premio Giornalistico Marco Lucchetta (2006), il Premio Chatwin (2007), il Premio Lawrence (2012), il Premio dei lettori de L’Express (2013), un’onorificenza della Croce Nera austriaca (2016), il Prix Nicolas Bouvier (2015), l’Europa-Medaille Kaiser Karl IV per il suo impegno in favore dell’unità europea (2021).

Ultime news

Vittorio Sist

Ultimi articoli