Presentati ad Acquafarm risultati piano azione Flag Gac Fvg

PORDENONE – Presentati ad Acquafarm, in fiera a Pordenone, i primi risultati del Piano d’Azione del Flag Gac Fvg, che nel 2023 porterà a conclusione tutte le attività avviate per oltre tre milioni di euro di risorse a valere sul programma Feamp 2014-2020. Attività realizzate a favore della pesca e dell’acquacoltura e co-finanziate dalle Regione Fvg e dal Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

Il presidente del Flag Gac Fvg, Antonio Paoletti, ha ricordato come una situazione già di difficoltà per l’intero comparto sia stata stravolta da una serie di eventi che hanno fortemente condizionato l’attuazione del Piano d’azione, dall’accentuarsi della crisi climatica, al Covid, che ha rallentato per quasi due anni l’attività del settore Ho.Re.Ca, all’attuale aumento dei costi energetici. Ma nonostante queste difficoltà con le misure per la diversificazione sono stati finanziati investimenti per ampliare ricettività e ospitalità a Grado (adeguamento dell’immobile della Cooperativa pescatori di Grado) e a Marano Lagunare (lo sviluppo del pescaturismo e la creazione di un ittiturismo), per attività di somministrazione (attraverso foodtruck), allestimenti di laboratori di trasformazione e postazioni per la vendita diretta presso i mercati comunali.

I cambiamenti climatici stanno impattando in maniera rilevante sul comparto della pesca. .

Nel Comune di Marano Lagunare, ad esempio, sono stati realizzati lavori di ammodernamento delle infrastrutture dei siti di sbarco e degli approdi per la pesca (via Serenissima, Riva Canal de Maran, Riva Canal de San Piero, via Saline, Piazza dello Squero), dotando le banchine di colonnine di ricarica elettrica ,che consentono di svolgere le attività di lavoro o di manutenzione delle imbarcazioni in porto con motore spento e quindi di ridurre le emissioni inquinanti, aumentare l’efficientamento energetico e, unitamente all’intervento di miglioramento dell’illuminazione e del manto stradale, di aumentare la sicurezza dei lavoratori del settore pesca e acquacoltura. <L’ammodernamento – ha ricordato Paoletti – delle banchine conferirà un aspetto più turistico al porto, a supporto della crescita di un turismo slow, come quello del pescaturismo>. Sempre a Marano, come ha testimoniato Robi Zentilin, sono state avviate attività di integrazione in affiancamento alla pesca come il pescaturismo e la possibilità di poter degustare i prodotti eella pesca anche in base alla loro stagionalità.

Nel Comune di Duino Aurisina si è intervenuto con i lavori di consolidamento della strada di collegamento ai punti di sbarco del pescato e alle zone turistiche del Villaggio del Pescatore. La sede stradale per anni dissestata, è stata ripavimentata potenziando anche l’illuminazione pubblica e installando una adeguata la segnaletica nel tratto fino all’ingresso dell’ittiturismo. I lavori saranno completati con un ulteriore lotto da una rotatoria utile ai mezzi di lavoro e turistici e anche a supporto delle visite all’importante sito paleontologico presente nella zona.

Il Comune di Grado, come spiegato dal vicesindaco, proprio nell’ottica di valorizzazione del patrimonio culturale, ha realizzato un piccolo museo della pesca di prossima apertura, in via Orseolo, in grado di presentare la Storia delle attività di pesca che ha caratterizzato la laguna e il paese di Grado, combinando reperti storici unici insieme a prodotti tecnologicamente innovativi e multimediali permetteranno.

Oltre alla fruizione culturale, il Comune di Grado ha puntato sulla valorizzazione e tutela ambientale attraverso un progetto di fruizione sostenibile della laguna, coinvolgendo diverse figure, dagli studenti, ai pescatori e ai diportisti, attraverso la redazione di linee guida e azioni di sensibilizzazione.

La tutela del consumatore e la sicurezza alimentare lungo tutta la filiera è stata garantita dal CTI- Centro Tecnico informativo per i molluschi bivalvi del Friuli Venezia Giulia. Per Giorgia Polli, coordinatrice dell’ATS che raggruppa tutti gli operatori della molluschicoltura e le istituzioni regionali e sanitarie e di ricerca biologica, il progetto ha portato ben 443 uscite in tutte le aree costiere e lagunari, al fine di prelevare campioni di tutte le tipologie di molluschi, allevati e pescati, per un totale di quasi 1500 analisi compiute nei 5 anni di attività (2018-2022).

A tirare le conclusioni dell’intesa attività sviluppata in questi anni è stato l’assessore regionale alle Risorse agroalimetari, forestali, ittiche e montagna che, in sintesi, ha ricordato quanto sia fondamentale parlare di diversificazione e modalità di valorizzazione del comparto, compensando le difficoltà in termini di sostenibilità economica con l’ampliamento dell’attività della pesca attraverso il pescaturismo, l’ittiturismo e altri interventi anche di valorizzazione culturale che possano contribuire alla tenuta economico-sociale di territori in cui la pesca è prevalente.

Un importante contenitore in cui sono stati comunicati gli interventi sia in ambito di prodotto ittico che di valorizzazione culturale, è stato Fish Very Good, che continuerà a partire dalla primavera 2023, dopo i successi registrati nel corso dell’estate 2022 a Duino Trieste e Marano Lagunare, con appuntamenti informativi, showcooking, degustazioni nelle località dei Comuni del Flag ma anche nella principali città del Friuli Venezia Giulia.




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