PORDENONE – Hanno generato confusione e molte incertezze anche fra le attività di bar le misure restrittive contenute nell’ordinanza firmata dal governatore del FriuliVG Massimiliano Fedriga e le successive precisazioni scaturite dopo la sua pubblicazione.
Sta di fatto che il provvedimento – come spiega Fabio Cadamuro presidente provinciale di Ascom-Fipe – «ha avuto come conseguenza che molti gestori di attività non sapevano cosa fare e tante persone, stamattina, non sono venute a prendersi il caffè per asporto pensando che non si possa bere passeggiando.
Se questo è il modo di agevolare gli esercenti, un settore già provato dalla crisi, allora è meglio abbassare definitivamente le serrande».
Sull’argomento sono arrivati i chiarimenti anche dalla Ascom-Fipe locale che spiega come l’ordinanza regionale del 23 novembre scorso non vieti il consumo di cibi e bevande sulla pubblica via, bensì la consumazione in forma statica sul suolo pubblico o aperta al pubblico nelle vicinanze degli esercizi di vendita e comunque in luoghi dove siano possibili assembramenti. Resta confermato, quindi, il divieto di consumare i prodotti acquistati nei pubblici esercizi, nei dehors o nelle loro prossimità.
«Se prendi un caffè per asporto al bar – spiega ancora Cadamuro – non lo porti a casa, ma lo consumi camminando distante. L’importante è che non si formino assembramenti». Questo è anche il senso della norma contenuta nella nuova ordinanza. Infine l’appello di Ascom-Confcommercio: ‘Continuate ad aiutare i pubblici esercizi’.