PORDENONE – Vista a rischio per oltre 20mila diabetici friulani. In Friuli Venezia Giulia le persone con diabete sono circa 69.000 (il 5,8% della popolazione) di cui circa 1 su 3 potrebbe avere una qualche forma di retinopatia diabetica, una malattia “silenziosa” che può svilupparsi a lungo senza sintomi ma che è fra le principali cause di ipovisione e cecità al mondo.
A spiegare nel dettaglio di cosa si tratta è il dott. Francesco Pellegrini, Direttore della Struttura Complessa di Oculistica dell’Ospedale “Santa Maria degli Angeli” di Pordenone: “Anche se la nostra Regione si distingue per una prevalenza del diabete tra le più basse in Italia, una delle sue complicanze più temute è la retinopatia diabetica che ha un enorme impatto sulla qualità di vita del paziente. Una diagnosi precoce è fondamentale per impedire il verificarsi di danni oculari che possono ancora oggi portare alla cecità. Ma molti diabetici non sanno di avere una retinopatia e la scarsa consapevolezza rischia di provocare una grave ritardo nella cura e preclude la possibilità di un intervento precoce salva-vista.”
La retinopatia diabetica è la principale complicanza oculare del diabete mellito ed è la principale causa di cecità e disabilità visiva nelle persone in età lavorativa. Soprattutto dopo i 40 anni, i diabetici dovrebbero sottoporsi periodicamente a un esame del fondo oculare in modo da poter identificare precocemente la comparsa di lesioni prima dello sviluppo di ulteriori complicanze come l’edema maculare diabetico.
“La retinopatia diabetica può essere facilmente identificata precocemente grazie all’esame del fondo dell’occhio – non invasivo ed indolore” spiega il dott. Pellegrini. “Nel nostro Centro abbiamo a disposizione strumenti diagnostici di ultima generazione che si avvalgono di sofisticati software per la diagnosi precoce, mentre nei casi più gravi pratichiamo terapie avanzate come l’iniezione di farmaci direttamente all’interno dell’occhio, anche mediante impianti a lento rilascio, che consentono di ridurre il numero di iniezioni e migliorare sia l’aderenza terapeutica che la qualità di vita dei pazienti. Sono inoltre fondamentali per ridurre la necessità di interventi chirurgici più invasivi”
La retinopatia diabetica è una malattia sottovalutata fino al momento in cui compaiono macchie scure nel campo visivo, visione offuscata e fluttuante, alterata percezione dei colori e difficoltà nella visione notturna, ma, a questo punto, lo stadio è già avanzato e può portare alla cecità.
Si stima che la prevalenza di qualunque tipo di retinopatia in persone con diabete sia del 35%, mentre quella della retinopatia proliferante (pericolosa per la vista) sia del 7%. Gli esperti raccomandano alle persone con diabete di sottoporsi a controlli regolari oculistici con cadenza annuale, ma secondo le statistiche in Italia solo una persona con diabete su dieci fa prevenzione ed esegue un esame annuale del fondo oculare.
