Rigenerazione urbana del quartiere di Borgomeduna

PORDENONE – Presentato il progetto di rigenerazione urbana del quartiere di Borgomeduna, primo step di un iter partecipato con la comunità che valorizzerà gli spazi pubblici con la demolizioni di edifici dismessi, vreerà nuovi spazi pedonali e ciclabili, nuovi parcheggi e fermate dell’autobus, migliorando la rotonda e riducendo gli inquinanti.

Un progetto di riqualificazione strutturale, funzionale e ambientale che interesserà in particolare la piazza centrale del quartiere e vedrà la realizzazione di una nuova ciclabile in via Udine, i cui principali interventi risolveranno problemi di viabilità e circolazione, agendo su connessioni, aggregazione e mobilità e operando contemporaneamente una riqualificazione energetica e ambientale della zona.

«Come siamo arrivati alla definizione del progetto –spiega l’assessore comunale all’Urbanistica Cristina Amirante- è importante almeno quanto la sua realizzazione e quello che avverrà nell’area interessata. Abbiamo voluto legare ancora più indissolubilmente le sorti del quartiere al vicino centro cittadino, conservando tuttavia alcune sue peculiarità storiche.

Abbiamo voluto creare a Borgomeduna uno spazio collettivo continuo e diffuso, capace di aumentare le occasioni di aggregazione e di incontro, che permetta alle attività e alle manifestazioni che lì si terranno di interfacciarsi con l’ambito urbano in esteso, contribuendo alla ricchezza sociale e culturale dell’intera città.

Rivalorizzando rispettosamente i luoghi storici del borgo, li arricchiremo con innovazioni funzionali che metteranno il quartiere in connessione con importanti realtà limitrofe come il Polo Universitario, esempio da seguire anche per la riqualificazione di spazi privati ad oggi in desolante stato di abbandono.

Borgomeduna avrà un nuovo centro che privilegerà la mobilità lenta, la sicurezza dei percorsi ciclo-pedonali e degli attraversamenti stradali, con un’attenzione particolare al tema dell’accessibilità da parte di persone disabili o con ridotte capacità motorie».

Punti strategici, aree ed edifici, fino ad oggi poco valorizzati, saranno recuperati e nuovamente accessibili al pubblico: Villa Carinzia con il suo importante parco, area naturalistica di grande pregio; l’ex Cotonificio; l’area del “Parco Baleno”, dalla quale partirà un nuovo percorso ciclo-pedonale di collegamento a ridosso del Noncello, lungo il cosiddetto “sentiero delle operaie”.

«Le decisioni sul cosa fare e come farlo non sono state calate dall’alto – puntualizza l’assessore comunale all’Ambiente Monica Cairoli- ma hanno tenuto conto di tutte le circostanze e delle connessioni con il Verde: aspetto importantissimo che cambia il modo di affrontare questo e altri progetti. Da Villa Cattaneo al “sentiero delle operaie” fino al Parco Galvani, l’ecosistema urbano complessivo procederà in maniera equilibrata, compenetrata e organica».

Tutti frammenti di assoluto interesse ambientale, paesaggistico, storico e di archeologia industriale che, una volta recuperati e aperti alla piena fruizione dei cittadini, entreranno a far parte di un grande disegno urbano di forte valenza, disegnando un vasto spazio naturalistico attraverso il quale il quartiere di Borgomeduna si connetterà fisicamente alla città, ai suoi percorsi, alle sue piazze, ai suoi parchi.

La parte storica del quartiere, l’antico Borgo, vicolo Mantegna, la Piazzetta, saranno legati agli elementi oggetto di riqualificazione da un percorso ciclo-pedonale e da un nuovo sistema di mobilità cittadina.

Una spina dorsale che si allungherà attraverso una serie di spazi pubblici e le tre piazzette previste, che esalteranno l’identità originaria del borgo introducendo nuove funzioni centrali per il quartiere.

«Da moltissimi anni si parla di una riqualificazione di Borgomeduna -sottolinea il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani-, oggi abbiamo una progetto in partenza già finanziato, con cui siamo pronti a dare una risposta concreta al quartiere e alle sue esigenze: nuovi spazi verdi, demolizione di edifici degradati, percorsi pedonali e ciclabili, nuovi parcheggi e fermate dell’autobus, una rotonda migliore per rendere scorrevole la viabilità riducendo lo smog.

Anche gli altri quartieri della città saranno via via oggetto di rimodernamento e cantieri, così come gli impianti sportivi e tutte le strutture di utilità pubblica, come era nelle nostre promesse elettorali, ora realtà».

I lavori di Borgomeduna, che richiederanno ancora un anno per la progettazione finale, sono caratterizzati dalla totale pedonalizzazione della parte centrale e dalla predisposizione di circa 100 stalli per il parcheggio in aree limitrofe.
Il traffico viario della rotonda esistente rappresenta una forte criticità soprattutto per i pericolosi attraversamenti ciclo-pedonali adiacenti.

La confluenza di importanti assi viari come quella nord-sud di viale Martelli – via Udine, la direttrice di ingresso cittadino da sud, la viabilità di quartiere rappresentata da via Canaletto e via Meduna, via S. Giuliano che unisce il quartiere al centro città e via Nuova di Corva che attraversa l’area industriale trasformandosi poi in strada extra-urbana, rende incompatibile la vivibilità del Borgo.

Il progetto del nuovo centro prevede quindi quei giusti correttivi che semplificheranno questa situazione, soprattutto nel caotico e pericoloso traffico delle ore di punta.




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