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domenica , 22 Dicembre 2024

Rimpatriato bengalese che mesi fa aveva accoltellato un pakistano

PORDENONE – Nella mattinata odierna, 18 maggio, personale della Polizia di Stato ha accompagnato all’aeroporto “Marco Polo” di Venezia-Tessera il 37enne cittadino bengalese H.P. al quale il Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio ha revocato il permesso di soggiorno a seguito del grave fatto di sangue avvenuto la sera di giovedì 22 novembre dello scorso anno, disponendone l’allontanamento dal Territorio Nazionale per il rimpatrio in Bangladesh.

Infatti, l’uomo è stato imbarcato alle ore 9.00 odierne sul volo Venezia-Istanbul-Dacca, con scorta internazionale da parte di agenti della Polizia di Stato.

Cessata definitivamente per decadenza l’attività commerciale di macelleria etnica gestita dall’uomo, è stata formalizzata dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Pordenone al Comune l’avvenuta esecuzione del provvedimento di espulsione affinché sia adottata la revoca della licenza.

Come si ricorderà, nella serata di giovedì 22 novembre scorso, alle ore 20.40 circa, a seguito di segnalazione pervenuta alla Sala Operativa della Questura di Pordenone, un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico “Squadra Volante” veniva inviato a Pordenone, via Fratelli Bandiera presso una macelleria ove era stata segnalata una violenta aggressione a colpi di coltello.

Sul posto, gli agenti notavano all’esterno dell’esercizio commerciale una persona, successivamente identificata per un cittadino pakistano 24enne, per terra con ferite da arma bianca alla testa.

Le immediate indagini consentivano di accertare che a seguito di una violenta lite per motivi personali H.P. 37enne, cittadino del Bangladesh, titolare della macelleria, colpiva con un coltello il summenzionato cittadino pakistano che riportava due ferite alla testa; lo stesso veniva accompagnato presso il locale pronto soccorso ove gli venivano riscontrate due ferite da taglio al capo e trattenuto in osservazione. Al termine delle incombenze di rito, l’arrestato veniva associato presso la Casa Circondariale di Pordenone a disposizione della procedente Autorità Giudiziaria.

Quattro giorni dopo, il 26 novembre, il Questore della Provincia di Pordenone dr. Marco Odorisio disponeva la sospensione per sessanta giorni dell’attività dell’esercizio alimentare di commercio al dettaglio , sito in questo centro cittadino – viale Fratelli Bandiera 2/C, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S. (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).

Nel contempo, il Questore avviava l’istruttoria per la procedura di revoca a carico di P.H. del permesso di soggiorno per motivi di lavoro autonomo rilasciatogli nell’anno 2008, aprendo l’attività commerciale di macelleria sita in Pordenone, via Fratelli Bandiera.

Il cittadino bengalese impugnava il provvedimento di revoca del permesso di soggiorno con ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Friuli Venezia Giulia, consesso che lo scorso 15 aprile emetteva sentenza con cui respingeva il ricorso in questione motivando e riconoscendo “una condizione di intrinseca pericolosità sociale che per le caratteristiche del fatto ha correttamente indotto l’Amministrazione a formulare, a carico dello straniero un giudizio di soggettiva incompatibilità rispetto alla sua permanenza nel Territorio Nazionale……….. Il disvalore della condotta appare comunque in conflitto con l’obbligo, incombente su ogni individuo di osservare e custodire il valore dell’ordinata, pacifica e sicura convivenza civile”.

Venivano quindi richieste alle rispettive competenti Autorità Giudiziarie, Procura della Repubblica e Ufficio del G.I.P, i nulla osta all’esecuzione del provvedimento di espulsione, ottenuti i quali il 37enne bengalese nella odierna mattinata è stato imbarcato sull’aereo con destinazione Dacca.

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