PORDENONE – “Questa è una nave fuorilegge, chi varca i confini dello Stato è automaticamente fuorilegge, così come accade quando non ti fermi allo stop”.
Ha le idee chiare e non ha peli sulla lingua Simone Polesello (Lega Nord), il più giovane consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia, riguardo a una vicenda che sta tenendo banco, negli ultimi giorni, nell’intera Penisola, vale a dire quella della nave Sea Watch.
Attualmente, pomeriggio del 28 giugno, è in corso una perquisizione da parte della Guardia di Finanza a bordo della Sea Watch, ferma a mezzo miglio al largo di Lampedusa con 42 migranti.
I finanzieri, secondo quanto si apprende, sono saliti a bordo su disposizione dei pm di Agrigento e stanno notificando al comandante Carola Rackete anche l’iscrizione nel registro degli indagati.
“La legge – commenta Polesello – deve valere per tutti. Questi clandestini sono fermi vicino a Lampedusa e non devono assolutamente sbarcare. Quel magistrato che, eventualmente, li facesse sbarcare si deve assumere la responsabilità delle sue decisioni”.
Spaziando oltre, sempre sulla questione migranti, il consigliere regionale chiarisce che, al di là della Sea Watch, “gli sbarchi sono diminuiti di oltre l’85 per cento con l’azione di Matteo Salvini. Due anni fa parlavamo di 15 mila sbarchi in tre giorni, ora sono più elevati i rimpatri che gli sbarchi”.
Infine, riguardo all’annoso problema della rotta balcanica, che riguarda il Friuli Venezia Giulia, Polesello sottolinea che, dai primi di luglio, inizieranno i pattugliamenti italo sloveni. “Se non dovessero bastare – aggiunge – si possono costruire barriere fisiche. Chi pensava di mangiare con il business degli immigrati, è meglio che cambi mestiere. Faccio notare che, nella nostra regione, c’è un fondo sui rimpatri, istituito con la precisa volontà di contribuire alla soluzione di questo problema”.