PORDENONE – Si è tenuta presso la sala Consiliare in Municipio la presentazione dell’Accordo di Programma per la conversione di parte del Centro Gino Valle – ex Bronx – in Polo universitario.
L’Accordo siglato ha coinvolto la Regione Friuli Venezia Giulia, il Comune di Pordenone, l’Università degli Studi di Trieste, l’Università degli Studi di Udine, il Consorzio Universitario di Pordenone, l’ISIA Roma Design e l’Agenzia regionale per il diritto allo studio – ARDIS.
Quando il Comune acquisirà gli oltre 5.000 mq dell’immobile già sede dell’Agenzia delle Entrate, lo stabile sarà convertito in polo universitario con aule didattiche e laboratori per i corsi di laurea delle Università di Trieste e di Udine e dell’ISIA di Roma, e accoglierà circa 600 studenti garantendo anche una trentina di alloggi per docenti e studenti di tutti i corsi universitari e dell’ITS Academy.
«Proprio perché aumenta l’offerta formativa sulla città di Pordenone, nel sistema universitario e all’ISIA – dichiara l’assessore regionale a istruzione e università Alessia Rosolen – abbiamo bisogno di nuovi spazi, per i quali l’Amministrazione regionale ha messo a disposizione 11 dei 50 milioni di euro stanziati con la finanziaria 2024 che serviranno a creare laboratori, aule didattiche e un ulteriore servizio di residenza per studenti, oltre al Polo di via Prasecco.
Tutto ciò rientra in un quadro complessivo al quale si aggiungono anche gli investimenti che la Regione sta garantendo per l’acquisto, da parte dell’ITS, della sede dell’Alto Adriatico, con ampliamento della stessa offerta formativa».
Il Comune concederà gli spazi dello stabile all’ARDIS – che ne gestirà lo studentato – e al Consorzio Universitario che si occuperà della gestione delle aree didattiche.
«Questa – dichiara il vicesindaco reggente del Comune di Pordenone Alberto Parigi – rappresenta una tappa storica verso l’insediamento dell’università al Centro Valle e alla realizzazione di una vera e propria “cittadella degli studi”.
Con questa firma sblocchiamo i fondi per investire ben 11 milioni di euro sui giovani e per la rigenerazione urbana e sociale di un’area che era un “non luogo”, dandole finalmente nuova identità. Sono orgoglioso che questo processo abbia visto la luce grazie all’impegno e al lavoro di una squadra formata dagli assessori Elena Ceolin e Alessandro Ciriani e dal ministro Luca Ciriani».
La progettazione della nuova sede universitaria al Centro Valle prevede, oltre alla complessiva riqualificazione dell’area, dei suoi camminamenti e di piazzetta del Portello, anche un approfondito studio del traffico e la realizzazione di una nuova aula polifunzionale dove ora sorge il rudere accanto alla Stazione dei treni. Insomma, come ricordato dal rettore dell’Università di Udine Roberto Pinton, un polo degli studi centralissimo e innovativo, per una Pordenone sempre più “città universitaria e di alta formazione”.
Se da un lato tutte queste azioni intendono valorizzare e riqualificare una parte del centro direzionale Valle, trasformandolo in un polo di crescita per gli atenei regionali che qui potranno ampliare la loro offerta formativa, dall’altro offriranno l’opportunità concreta di rigenerare un’area del centro città finita nel degrado e soprannominata da troppi anni “Bronx”.
Il presidente del Consorzio Universitario di Pordenone Paolo Candotti ha sottolineato come realizzare uno studentato con nuovi alloggi renderà questa città – già estremamente accogliente – ancora più aperta e ospitale.
Sulla stessa linea l’intervento dell’Agenzia regionale per il diritto allo studio che ha sottolineato come, in un periodo in cui sia difficile per gli studenti reperire alloggi ad un prezzo accessibile, la realizzazione di una struttura che incrementi gli 80 posti attualmente a disposizione in via Prasecco sia di grande importanza.
Questo servizio, che va ben oltre la funzione di mero dormitorio creando occasioni di scambio, convivialità e relazioni sociali tra i giovani, rappresenta un importante elemento di sviluppo economico per la città.