“Sistema Pordenone” in gran spolvero grazie a Interporto Pn

PORDENONE – “Fare sistema”. Questa volta, con la logistica, Pordenone ci è riuscito pienamente, e l’ importante attività economica rappresenta il cuore nevralgico dell’economia di un intero territorio.

Di questo, l’Interporto di Pordenone costituisce l’elemento catalizzatore che, grazie agli attuali 15 treni settimanali verso est e nord Europa e alla nuova scuola di formazione per esperti in logistica, ha finalmente spiccato il volo, con ricadute importanti per il territorio del Friuli Occidentale e, più in generale, della regione fvg.

Proprio nella sede interportuale, il Messaggero Veneto ha presentato nei giorni scorsi Top500, lo speciale di Nordest economia dedicato all’analisi dei bilanci delle prime 500 imprese della regione. In apertura, Giuseppe Bortolussi, amministratore delegato dell’Interporto, ha sottolineato la trasformazione dell’intera area da “bella incompiuta a struttura compiuta”, anticipando che, nella prossima primavera, saranno ben 50 i treni a partire, settimanalmente, dal nuovo terminal ferroviario intermodale Odorico da Pordenone.

La struttura è dedicata, infatti, al missionario pordenonese e nell’occasione, è stata benedetta dal vescovo di Concordia-Pordenone, Giuseppe Pellegrini, coadiuvato dal parroco del Beato Odorico, Alessandro Tracanelli.

Il primo “botto” di giornata è stata la notizia, data da Boris Rosanda di Transagent Ltd, che ha annunciato l’avvio del collegamento con la Serbia da Pordenone “per mancanza di altri snodi verso Est a eccezione, proprio, di Pordenone”.

Maurizio Codognotto, ad di Codognotto Italia, prima azienda di trasporti a insediarsi nell’interporto, ha rimarcato la grande crescita della struttura negli anni, ricordando che “questo è stato un progetto condiviso, perché abbiamo visto che il territorio ci credeva e perché le merci di cui ci facevamo carico andavano prima a Verona, poi a Milano e a Torino, per l’assenza di infrastrutture adeguate. Siamo partiti con un treno bisettimanale diretto verso l’UK, che il prossimo anno diventerà trisettimanale”.

Michelangelo Agrusti, presidente di Unindustria Pordenone, ha presentato il “Sistema Pordenone”, modello esportabile, immaginato nel 2008, agli albori della crisi che ha causato il decennio perduto, i cui nodi del sistema a rete si chiamano Polo tecnologico, Its, Interporto, distretto Comet, la Lean experience factory. “Questi – ha rilevato Agrusti – tengono insieme l’innovazione e la formazione del capitale umano. È da qui che nasce l’Its del Kennedy, e sempre qui l’Its dedicato alla logistica che ha sede, e non per caso, proprio all’Interporto”.




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