Un anno di attività dell’associazione In Prima Persona

PORDENONE – L’Associazione In Prima Persona – uomini contro la violenza sulle donne – celebra un anno di vita e il prossimo 7 novembre alle 19 nella sede ( provvisoria) di Via Vallenoncello 14 a Vallenoncello ha invitato autorità pubbliche, rappresentanti di istituzioni ed enti, delle realtà economiche e commerciali, i vertici di sodalizzi affini alle tematiche sociali statutarie dell’ Associazione e i simpatizzanti, ad un incontro aperto a tutti per analizzare i contenuti della propria azione, per raccogliere suggerimenti e per illustrare le future attività.

Abbiamo intrapreso questo percorso – afferma il presidente di IPP Nicola Mannucci – particolarmente complesso e multiforme, consapevoli delle difficoltà a cui saremmo andati incontro nel trattare una materia così spinosa e tragicamente attuale, ma con la precisa determinazione finalizzata a sensibilizzare la società civile, e in particolare gli uomini, sul dramma vissuto dalle donne. In questo lasso di tempo abbiamo partecipato a numerosi incontri sul tema promossi da associazioni ed enti pubblici che ci hanno invitato a presentare la nostra associazione.

Sul nostro progetto, per citare alcune realtà, siamo stati contattati da diverse amministrazioni comunali tra le quali quelle di Pordenone, Cordenons, Maniago, Azzano Decimo, Roveredo in Piano, Sacile, Spilimbergo, Udine, Portogruaro, Spinea, San Dona di Piave, che hanno voluto coinvolgerci in diverse manifestazioni pubbliche organizzate per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza sulle donne.

Seguendo questa traccia abbiamo promosso ed organizzato, assieme al Comune di Pordenone, il 24.08.17 nell’ambito della manifestazione “Estate in Città” la lettura scenica “In Prima Persona” condotta dai Papu con la regia di Giuseppe Intelisano , che ha avuto un notevole riscontro di pubblico e che verrà riproposto nel mese di Novembre sia a Pordenone che a Maniago.

Vogliamo rivolgerci agli uomini – conclude il presidente Nicola Mannucci – invitarli a riflettere sui comportamenti che adottano nei confronti delle donne poiché la violenza da condannare e combattere non è solo quella fisica dalle spesso tragiche conseguenze, ma anche quella psicologica, sessuale, economica ed altre legate agli atteggiamenti possessivi e di controllo sulla donna, focalizzando l’attenzione sul cosiddetto ciclo della violenza che caratterizza gli aspetti comportamentali dell’uomo maltrattante.




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