Verdi, nuova doppia residenza GMJO, orchestra mondiale

PORDENONE- Con 120 musicisti provenienti da tutta Europa, tutti di età compresa tra i 18 e i 26 anni, torna al Teatro Verdi di Pordenone per l’ottavo anno consecutivo la più famosa e celebrata Orchestra giovanile del mondo: la Gustav Mahler Jugendorchester – come di consueto accompagnata dal Sovrintendente dell’Orchestra Alexander Meraviglia Crivelli – che seleziona e raggruppa i migliori giovani musicisti europei. Un progetto che si rinnova grazie all’importante sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e di PromoTurismo FVG con la collaborazione del Comune di Pordenone.

L’ormai consolidata collaborazione con la GMJO – fortemente voluta e sostenuta dal Presidente Giovanni Lessio e dal consulente musicale del Teatro Maurizio Baglini – segna un grande versante progettuale che distingue e caratterizza il Teatro Verdi dalla programmazione di tutti gli altri Teatri italiani. Una sinergia e una cooperazione intraprese da anni e destinate nel 2023 a crescere ulteriormente.

Fondata oltre vent’anni fa per iniziativa di Claudio Abbado, l’Orchestra opera sotto il patrocinio del Consiglio d’Europa: proprio l’eccezionale livello artistico dei giovanissimi orchestrali, selezionati attraverso severe audizioni annuali, la rende la compagine giovanile più famosa al mondo.

Secondo una consuetudine iniziata nel 2016, anche nel 2023 Pordenone sarà tappa delle residenze e dei tour orchestrali della GMJO, alla pari di capitali musicali come Vienna, Amburgo e Salisburgo. La grande novità programmata per il 2023 è il raddoppio della residenza, con l’inserimento del periodo primaverile (dal 9 al 19 maggio) che si andrà ad aggiungere al consueto periodo estivo (dal 3 al 13 agosto).

Durante i periodi di residenza, Pordenone accoglie nel modo migliore i centoventi orchestrali e muta il volto degli spazi urbani: porte aperte in Teatro durante le prove con la città animata dalla presenza di questa magnifica compagine artistica.

«Pordenone e il Friuli Venezia Giulia si confermano ancora una volta tappa fondamentale per l’attività artistica della principale Orchestra giovanile al mondo, alla pari di grandi capitali musicali europee», commenta il Presidente Giovanni Lessio. «Essere partner della GMJO pone il Verdi in un ruolo di animatore culturale in ambito europeo, oltre che promuovere l’immagine stessa della città di Pordenone anche come meta turistica.

La nostra ambizione è che Pordenone diventi un punto d’interesse per almeno tutti i giovani europei che amano la musica classica e che si possa così a breve realizzare una manifestazione che li veda protagonisti sia come artisti che da spettatori.

Il Teatro Verdi di Pordenone potrà, dunque, divenire presto un unicum in quanto organizzatore di un vero e proprio festival estivo che possa offrire un palinsesto di musica da camera e solistica dedicato ai più meritevoli giovani talenti d’Europa, arricchendo e completando ciò che viene proposto a livello di repertorio sinfonico attraverso il progetto di residenza della GMJO.

Basti pensare che, proprio per le residenze dell’Orchestra, ogni anno vengono selezionati un centinaio di giovani under 26 su oltre 3.000 richiedenti: segno che esiste un bacino oltremodo interessante che può venire coinvolto ed indirizzato a Pordenone creando una proposta culturale innovativa unitamente ad un pacchetto turistico ad hoc.

Quella del turismo culturale, infatti, è una mission che non ci abbandona mai e che rende il Verdi un prezioso alleato di enti e istituzioni, oltre che del comparto economico e imprenditoriale del territorio» conclude Lessio.

La residenza primaverile dell’Orchestra sarà suggellata, venerdì 19 maggio, dal concerto al Teatro Verdi diretto dal M° Daniele Gatti con un programma dedicato a Gustav Mahler: la Sinfonia n. 1 e la Sinfonia n. 10 (incompiuta) – Adagio.

Con Gatti alla conduzione della GMJO si segna una nuova, importante tappa nell’ascesa del Verdi tra le grandi istituzioni musicali europee. Attuale Direttore principale del Maggio Musicale Fiorentino, già Direttore principale della Royal Concertgebouw Orchestra (RCO) di Amsterdam, Gatti ha ricoperto ruoli di prestigio presso altre importanti realtà musicali come l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Royal Philharmonic Orchestra, l’Orchestre national de France, la Royal Opera House di Londra, il Teatro Comunale di Bologna, l’Opernhaus di Zurigo, i Berliner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks e l’Orchestra Filarmonica della Scala, sono solo alcune delle rinomate istituzioni sinfoniche con cui collabora.

Il progetto con la GMJO si conferma pertanto ispirato da indiscutibili parametri artistici di originalità e di eccellenza artistica, dagli orchestrali alle personalità di solisti e direttori, tutti ai vertici del panorama musicale internazionale.




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