PORDENONE – Partiranno verso primavera i lavori per trasformare le case di via Prata a Vallenoncello, abbandonate da anni, in «casa delle attività». Sarà un centro aggregazione ma anche di servizi per il quartiere.
Il progetto nella sua fase definitiva è stato approvato dalla giunta comunale su proposta del sindaco Alessandro Ciriani e dell’assessore al patrimonio Walter De Bortoli. I lavori proseguiranno per tutto il 2020.
Nella struttura verranno insediati servizi decentrati del Comune (analogamente a quanto fatto a Villanova e Torre) e non solo: vigile di quartiere, assistente sociale, consultorio familiare, ufficio anagrafe, Caaf per consulenze su calcolo Isee e modello unico. Previsti anche punto internet, biblioteca multimediale e sala polifunzionale, ambienti che potranno essere utilizzati da giovani, famiglie, anziani e associazioni per incontri, eventi, corsi, compleanni, letture animate e laboratori, oltre che per il dopo scuola. Ci sarà anche un angolo cottura per piccoli pranzi e cene comunitarie.
Alcuni dei cinque alloggi verranno demoliti, altri ristrutturati. Le opere riguarderanno anche la riqualificazione energetica, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la sistemazione dell’area esterna. Uno degli alloggi, inoltre, diventerà casa del custode a cui verrà affidata la sorveglianza.
«Siamo felici e orgogliosi – commenta Ciriani – il recupero di questi stabili, condiviso con la popolazione attraverso diversi incontri, è un investimento importante e significativo per il quale ci siamo impegnati da subito. Appena insediati in Comune – prosegue – abbiamo avviato un censimento degli immobili comunali abbandonati e li abbiamo progressivamente riqualificati, per recuperare beni che appartengono a tutti, pagati con soldi pubblici e che possono tornare utili alla comunità”.
“Penso per esempio ai prefabbricati di via San Quirino, destinati a associazioni socio sanitarie e ambulatorio solidale; agli asili di largo Cervignano e via Selvatico, rinati come sedi di gruppi teatrali e musicali; agli alloggi in via Rovereto, che oggi accolgono diverse associazioni».
«Ancora una volta – aggiunge l’assessore al patrimonio De Bortoli – recuperiamo edifici fatiscenti e morti, che creano degrado, e li trasformiamo in strutture per la popolazione e le associazioni. Le ex case di via Prata verranno riempite di servizi primari che Vallenoncello chiedeva, oltre agli spazi per l’aggregazione. E, in più, ci sarà un custode che vigilerà l’area».
Per poter progettare la riqualificazione, il Comune ha mutato con variante urbanistica la destinazione d’uso dell’edificio, tranne che per l’alloggio del custode, la cui destinazione è rimasta residenziale. Al progetto hanno lavorato anche gli assessori Grizzo e Loperfido per la parte riguardante i servizi che verranno erogati una volta completato il recupero.