Zero morti sul lavoro, indagare errori per evitare che si ripetano

PORDENONE – Dopo il successo degli incontri svoltisi alla LEF con una partecipazione, nelle varie sessioni, di oltre cento tra lavoratori e professionisti dedicati alle nuove tecnologie per la sicurezza – dagli esoscheletri per ridurre lo sforzo fisico alla realtà aumentata per favorire la formazione in azienda –, il prossimo pacchetto di lezioni della Scuola di Sicurezza promosso a favore dei Rappresentanti dei lavoratori (RLS), dei Responsabili del servizio di prevenzione (RSPP) e dei datori di Lavoro promosso dall’Organismo Paritetico Provinciale (OPP) composto da Confindustria Alto Adriatico, Cgil, Cisl e Uil, porrà l’attenzione sui casi più frequenti in cui avvengono gli infortuni mortali.

Prendendo spunto da fatti purtroppo noti e riportati anche dalle cronache di infortunio mortale dovuti a varie casistiche tra cui la caduta dall’alto o l’utilizzo del carrello elevatore, i tecnici della prevenzione della S.C. Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SCPSAL) del competente Dipartimento dell’ASFO, Morena Calderan, Gilberto Miglioranza e Chiara Cafieri, effettueranno oggi una puntuale analisi delle casistiche puntando l’attenzione su come effettivamente si siano sviluppati gli eventi che hanno portato all’esito mortale.

Nella successiva sessione del 28 novembre, anche attraverso il coinvolgimento dei RLS RSPP e datori di lavoro partecipanti, il momento formativo punterà ad individuare quali siano state le cause tecniche e i comportamenti umani che hanno contribuito a determinare la conclusione infausta dell’infortunio. Introdurrà i lavori Giuseppe Del Col, Direttore Operativo di Confindustria Alto Adriatico.

L’OPP ha in programma a dicembre la conclusione del primo anno di attività della Scuola di Sicurezza con un incontro di analisi sui risultati conseguiti dove verrà illustrato anche il piano formativo per il primo semestre 2023.




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