Coronavirus, singolare protesta di un ristoratore di Porcia

PORCIA – L’Osteria Nero Venere di Porcia, locale aperto nell’aprile 2017, ha iniziato una silenziosa protesta legata al difficile momento che l’intera categoria della ristorazione sta attraversando a seguito di questa emergenza sanitaria.

I titolari, in preparazione della fase prevista che consente l’asporto e la consegna a domicilio dei piatti che l’Osteria da sempre propone, hanno tappezzato il locale con scritte e cartelli, in parte istituzionali e quindi obbligatori con raccomandazioni e indicazioni di seguire le normative proposte ed imposte dalle attuali disposizioni, in parte con sfoghi che sono stati definiti dai titolari “cicchetti di democrazia”.

Non manca un appello alle autorità ad evitare di accanirsi con i gestori che nulla possono di tale crisi che sta mettendo tutti in ginocchio e rischia di non consentire la riapertura del locale, dai titolari stessi definito, di “ruolo sociale” e di aggregazione.

“Fa rabbrividire l’idea di un locale – ci spiega il titolare Ennio Zanetti – che propone i piatti della tradizione, il cosiddetto menù della nonna, in un ambiente che odorerà di varechina, serviti da personale con mascherine e guanti e chiudendo gli avventori in gabbie di plexiglass. Stiamo ipotizzando di non riaprire il locale finché non si potranno ripristinare le precedenti condizioni, preferiamo servire i nostri clienti a domicilio.”

Se siete di passaggio fermatevi a leggerle i variopinti cartelli che tappezzano le vetrine del locale.




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