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lunedì , 23 Dicembre 2024

Dolomia tennis cup, trionfa un travolgente Elias Ymer

CORDENONS – Dopo Taro Daniel, Elias Ymer. Dal Giappone alla Svezia.

Così cambia l’albo d’oro dell’Atp Challenger di Cordenons, anche Dolomia tennis cup, giunta alla quattordicesima edizione. Nella finalissima disputata sul campo centrale dell’Eurosporting, per l’occasione gremito con il pubblico delle grandi occasioni, lo svedese Ymer, ventunenne atteso a novembre alle Next Generation Finals di Milano, rassegna riservata ai migliori under 21 del mondo, non ha avuto molte difficoltà a piegare la resistenza dello spagnolo Roberto Carballes Baena.

L’allievo di Robin Söderling, ex n. 4 del mondo, presente per tutta la settimana sugli spalti del circolo cordenonese, ha impiegato poco più di mezz’ora per imporsi nel primo set, chiuso con un rotondo 6-2, dopo essere stato in vantaggio 5-0. Grande potenza e altrettanta precisione da fondo campo: così Ymer ha spezzato la regolarità del ventiquattrenne nativo di Tenerife, n. 141 del mondo, che di recente ha trionfato nel Challenger di Cortina d’Ampezzo.

Più equilibrata la seconda partita, in cui Carballes Baena ha resistito all’avversario sino al break nell’ottavo gioco, che ha portato lo svedese sul 5-3, preludio del meritato successo finale (6-3).

Grande soddisfazione ha espresso la direttrice del torneo, Serena Raffin, nel corso delle premiazioni, cui hanno partecipato istituzioni (tra cui il sindaco di Cordenons, Andrea Delle Vedove), sponsor (per Dolomia ha parlato l’amministratore delegato, Gilberto Zaina), il presidente regionale della Federtennis, Antonio De Benedittis, e lo staff di Eurosporting, capeggiato dal direttore Claudio Bortoletto.

“Orgogliosi del grande pubblico che ci ha seguito anche quest’anno – ha dichiarato la Raffin -. E’ il migliore riconoscimento per l’importante lavoro che precede e accompagna il torneo e per la passione di tanti volontari. Vogliamo rendere questo Challenger ancora più competitivo, sperando di coinvolgere un numero sempre maggiore di sostenitori e cercando la migliore collocazione nel calendario internazionale. Ringrazio chi ha creduto in noi in questa edizione. L’alta qualità delle partite, compresa la finalissima, ha ripagato le attese”

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