Il marchio “Io Sono Friuli Venezia Giulia” alla Scuola Mosaicisti del Friuli

SPILIMBERGO – Con il conferimento del marchio “Io Sono Friuli Venezia Giulia”, la Scuola Mosaicisti del Friuli entra a far parte del progetto collettivo che testimonia la sostenibilità ambientale, economica e sociale e l’origine delle produzioni e delle iniziative nate nella nostra regione e orgogliose di farne parte. Un marchio dunque simbolo di una comunità che vive in un territorio ricco di risorse, qualità, saperi e tradizioni da valorizzare.

Alla presentazione ufficiale, questa mattina, di “Io Sono Friuli Venezia Giulia” alla Scuola Mosaicisti del Friuli hanno partecipato l’Assessore regionale Stefano Zannier e il presidente della Fondazione Agrifood & Bioeconomy FVG Claudio Filipuzzi.

Presenti alla cerimonia anche l’europarlamentare Marco Dreosto e per il Comune di Spilimbergo gli Assessori Anna Bidoli e Marino Marchesin, e il presidente dell’Ente Friuli nel Mondo Loris Basso, testimoni dell’importante riconoscimento ottenuto con la concessione del marchio.

“Un vanto” ha dichiarato Stefano Lovison, presidente della Scuola Mosaicisti del Friuli “che conferma un percorso intrapreso dall’Istituzione nell’ambito specifico del mosaico promosso come un ‘saper fare’ proprio del territorio regionale, un’arte che le maestranze friulane hanno portato nel mondo”.

Questo è infatti uno dei motivi che, come ha spiegato Filipuzzi, ha condotto la Fondazione Agrifood & Bioeconomy FVG, a cui è demandata la concessione del marchio, a ritenere la Scuola Mosaicisti del Friuli particolarmente rappresentativa della nostra regione: i mosaici che escono dai laboratori della Scuola sono frutto di una storia, di una cultura, di una tradizione che ha saputo coniugarsi con ricerca e innovazione.

Il mosaico, arte millenaria, è forma espressiva attuale, capace di declinarsi nell’architettura, nell’arredo e nel design, così le opere musive veicolano l’identità regionale e raggiungono Paesi anche molto lontani qualificando con luce, colore e bellezza luoghi pubblici e privati, civile e religiosi, aperti e chiusi.

Ecco allora, come ha spiegato l’Assessore Zannier, che l’assegnazione del marchio va oltre il riconoscimento di un luogo d’origine o della qualità produttiva: significa far parte di una comunità, credere in una visione ampia e articolata dove ognuno si impegna e contribuisce nel segno della sostenibilità a fare “grande” il Friuli Venezia Giulia.




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